giovedì 25 dicembre 2008

IUniScuola.Rapporto sui cinesi in Italia/AISE

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e il Ministero dell’Interno hanno presentato lo scorso 17 dicembre, nella sede del CNEL a Roma, il Rapporto di ricerca Analisi ed elaborazione dati sull’immigrazione cinese in Italia. Lo rende noto l'AISE.
Il rapporto, finanziato da Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, è stato realizzato dall’OIM tra aprile e novembre 2008, sulla base delle informazioni raccolte da ISTAT, INPS, Ministero dell’Interno, Ministero della Pubblica Istruzione, Confederazione Nazionale dell'Artigianato e Banca d’Italia.
L’analisi dei dati, integrata da informazioni di carattere qualitativo raccolte in 8 Province italiane tramite questionari completati da oltre 2500 cittadini cinesi e tramite interviste con referenti dei territori, hanno evidenziato elementi utili ad una migliore comprensione di una presenza rilevante nel panorama dell’immigrazione in Italia, con caratteristiche particolari e spesso difficilmente interpretabili.
Da un punto di vista quantitativo, la presenza di cinesi in Italia è aumentata del 66per cento nell’arco di tre anni: dalle 86 mila persone presenti nel dicembre 2003 alle 144 mila del dicembre 2006. Ma questo trend è in netto calo e si registra una diversificazione sia nelle aree di origine dei cinesi di nuovo ingresso sia nella loro dislocazione sul territorio italiano.
Parallelamente, il volume delle rimesse è aumentato del 293 per cento (dai 429 milioni di euro del 2004 a un miliardo e 687 milioni del 2007).
Impiegati principalmente nel commercio (46 per cento) nel settore tessile (42 per cento) e in quello della ristorazione (5 per cento), i cinesi residenti in Italia hanno un’età media di 32 anni, e di norma ritornano in Cina intorno ai 50 anni di età, o anche prima se hanno bisogno di cure mediche. Questa presenza circoscritta all’età produttiva e il forte impegno lavorativo aiutano a comprendere il perché del basso numero di decessi in Italia (da cui deriva il ricorrente stereotipo secondo il quale i cinesi non muoiono mai) e del limitato livello di integrazione della comunità cinese. I cittadini cinesi tendono a formare un nucleo familiare, ma per poter continuare a lavorare mandano i figli piccoli in patria, dove vengono affidati ai nonni, e li fanno tornare da adolescenti.
L'URL di questo articolo è:
http://www.portalino.it/nuke/modules.php?name=News&file=article&sid=34264

IUniScuolaLombardia : Non c’è un centesimo in più per le scuole che cadono a pezzi


"Consiglio Regionale : Non ci sono altre parole per descrivere quanto avvenuto oggi, durante la sessione di bilancio, con la bocciatura degli ordini del giorno dell’opposizione sul ‘ buono scuola ’ e sull’edilizia scolastica.
Non avevamo chiesto la luna e nemmeno di eliminare il finanziamento pubblico alla scuola privata, ma semplicemente di applicare a quest ’ ultima le stesse regole valide per quella pubblica, recuperando in questo modo risorse da destinare all’edilizia scolastica. Eppure, niente da fare. Forza Italia, An e Lega hanno compattamente respinto la proposta di eliminare le disparità di trattamento e i privilegi.
E così, mentre in Aula risuona da due giorni il lamento del ‘vorrei, ma non posso’ che parte dagli assessori ogniqualvolta si chiede di aumentare la spesa a sostegno dei redditi bassi, il centrodestra conferma con la massima tranquillità l’erogazione di un sussidio pubblico a chi frequenta la scuola privata e dichiara al fisco 100, 150 e persino 200 mila euro di reddito all’anno.
Pochi cittadini lo sanno, ma il ‘buono scuola ’ costa ai contribuenti ogni anno 45 milioni di euro e soltanto il 28% di questa cifra finisce in tasca a famiglie che dispongono di meno di 30 mila euro di reddito annuo. Miracoli di un coefficiente Isee truccato per l’occasione e dello strapotere della lobby di Comunione e Liberazione.
Oggi tutti i consiglieri di centrodestra, compresa la Lega, si sono inchinati in silenzio, senza riuscire ad argomentare il proprio voto, al volere e agli interessi di Cl.
I lombardi sappiano dunque che non c’è un centesimo in più per le scuole che cadono a pezzi perché bisogna continuare a spendere decine di milioni di euro per regalare un privilegio a una clientela politica che non ne avrebbe nemmeno bisogno.”
di Luciano Muhlbauer Consigliere regionale Prc-Se Milano, 17 dicembre 2008

mercoledì 24 dicembre 2008

Galileo, il caso non è chiuso

Non fu affatto “incomprensione reciproca”(di Alessandro Litta Modignani)

Non è affatto vero che la Chiesa cattolica ha finalmente riconosciuto gli errori commessi con il processo a Galileo e che l’antica questione è definitivamente chiusa. Semmai è vero il contrario.
Nel 1981 Papa Wojtila decise di istituire una commissione che, sia pure con tre secoli e mezzo di ritardo, sciogliesse un nodo fonte di perenne imbarazzo per la dottrina ufficiale della Chiesa. Questa commissione ha lavorato per 12 anni, con studi approfonditi e dotte discettazioni. Le resistenze non sono mancate, come dimostrano le dichiarazioni rese a suo tempo da autorevoli porporati quali Biffi e Maggiolini. Nel 1992 lo stesso Giovanni Paolo II pronuncia la solenne formula del perdono nei confronti del grande scienziato: “Ego te absolvo”. Si potrebbe facilmente obiettare che semmai il Papa avrebbe dovuto chiedere di essere perdonato, invece di perdonare. Ma non è questo il punto. Nel motivare la “riabilitazione” per Galileo, il Pontefice si è limitato a riconoscere che la condanna fu il frutto di una “tragica incomprensione reciproca tra lo scienziato pisano e i giudici dell’Inquisizione”. Solo alla luce di questa valutazione, ammette la Chiesa, la decisione del Sant’Uffizio deve essere considerata “avventata e infelice”. Ma quale incomprensione ? Perché reciproca ?
Galileo, nell’ambito delle sue osservazioni astronomiche, ha sicuramente commesso alcuni errori di valutazione, legati alle scarse conoscenze della sua epoca. Paul Feyerabend, il filosofo della scienza non a caso citato in proposito da Papa Ratzinger, ha messo in luce alcuni limiti della ricerca gelileana, ma tutto questo non può essere addotto a giustificazione degli inquisitori. Le considerazioni di Feyerabend, riprese da Ratzinger, sono assolutamente non pertinenti, sul piano processuale. Entrare nel merito delle scoperte significa fare finta di non capire la natura intrinseca della controversia. Il fatto fondamentale e incontrovertibile è che Galileo aveva diritto di sbagliare, mentre l’Inquisizione non aveva alcun diritto di impedirglielo. In questa disparità non c’è nulla di “reciproco”. Nel primo processo, del 1616, a Galileo viene tassativamente proibito di proseguire le sue ricerche, cioè di approfondire quelle teorie copernicane che – contraddicendo il testo biblico - gettavano nel panico le gerarchie ecclesiastiche. Gli fu ingiunto di non scrivere né insegnare nulla che riguardasse l’universo, soprattutto “non in pubblico e in lingua volgare”. Nel successivo processo del 1633 Galileo fu costretto ad abiurare. Invocare una “tragica incomprensione” per tutto ciò, significa semplicemente mistificare i termini della questione. Tragico semmai è l’oscurantismo con il quale la Chiesa pretendeva – e tuttora pretende - di difendere le cosiddette “sacre scritture”, testi sicuramente suggestivi dal punto di vista storico e antropologico, ma che sul piano fattuale presentano aspetti ridicoli. Allora come oggi, il problema con cui la Chiesa deve misurarsi è il diniego alla libertà di ricerca scientifica: un nodo tutt’altro che risolto, come dimostrano ad esempio la questione delle cellule staminali embrionali o la clonazione terapeutica.
In definitiva, ciò che deve essere imputato fermamente alla Chiesa è la volontà di contrastare la libertà di ricerca, nel ‘600 come nel 2000, e non certo il diritto di contestare la validità delle scoperte che, da quella ricerca, potranno eventualmente scaturire.

giovedì 18 dicembre 2008

IUniScuola.CCNL comparto scuola per il secondo biennio economico 2008/2009


Clicca sulle immagini per ingrandire le tabelle





17 Dicembre 2008

Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto scuola per il secondo biennio economico 2008/2009
ART. 1 - Durata e decorrenza del contratto biennale
1. Il presente contratto biennale, relativo al comparto del personale della scuola, concerne la parte economica e si riferisce al periodo 1° gennaio 2008 - 31 dicembre 2009.
ART. 2 - Aumenti della retribuzione base
1. Gli stipendi tabellari previsti dall’art. 78 comma 2, del CCNL 29 novembre 2007 (Tabella 2), come rideterminati dall’art. 3 comma 2 della sequenza contrattuale dell’8 aprile 2008 (Tabella 1), sono incrementati delle misure mensili lorde, per tredici mensilità, indicate nell'allegata Tabella A, alle scadenze ivi previste.
2. Per effetto degli incrementi indicati al comma 1, i valori degli stipendi annui sono rideterminati nelle misure e alle decorrenze stabilite nella Tabella B.
3. Al personale educativo spetta il trattamento economico previsto per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria.
4. Gli incrementi di cui al comma 1 comprendono ed assorbono l’indennità di vacanza contrattuale prevista dall’art. 33, comma 1, del Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008.
ART. 3 - Effetti dei nuovi stipendi
1. Gli incrementi stipendiali di cui alla Tabella A hanno effetto integralmente sulla 13° mensilità, sui compensi per le attività aggiuntive, sulle ore eccedenti, sul trattamento ordinario di quiescenza, normale e privilegiato, sull'indennità di buonuscita, trattamento di fine rapporto, sull'equo indennizzo e sull'assegno alimentare.
2. I benefici economici risultanti dall'applicazione della Tabella A sono corrisposti integralmente alle scadenze e negli importi ivi previsti al personale comunque cessato dal servizio con diritto a pensione nel periodo di vigenza contrattuale. Agli effetti dell'indennità di buonuscita e di licenziamento si considerano solo gli scaglionamenti maturati alla data di cessazione dal servizio.
ART. 4 - Fondo dell’Istituzione scolastica e nuovi parametri unitari di distribuzione
1. Le risorse di cui all’art. 84 del ccnl 29 novembre 2007, per effetto della riduzione prevista dall’art. 85, comma 3, destinata alla copertura dei maggiori oneri derivanti dall’inclusione nella base di calcolo del trattamento di fine rapporto degli elementi retributivi di cui agli artt. 56 c. 3, 82 c. 4 e 83 c. 3 del CCNL 29 novembre 2007, sono quantificate, a decorrere dall’1.1.2009, in 1.161,92 milioni di euro.
2. In relazione a quanto previsto dall’art. 85, comma 3, del ccnl 29 novembre 2007, allo scopo di rendere compatibili le risorse di cui al comma 1 con la variazione dei punti di erogazione del servizio scolastico e dell’organico di diritto del personale del comparto, a decorrere dall’1.1.2009, i valori unitari annui al lordo degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione, sono di seguito rideterminati:
€ 4.056,00 euro per ciascun punto di erogazione del servizio;
€ 802,00 euro per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali quale organico di diritto del personale docente ed educativo e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;
€ 857,00 euro ulteriori rispetto alla quota del precedente alinea per ciascun addetto individuato dal decreto interministeriale, quale organico di diritto del personale docente degli istituti secondari di secondo grado.
3. I valori di cui al comma 2 si applicano ai parametri individuati annualmente dal Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella pubblicazione della Direzione generale per gli studi e la programmazione e per i Sistemi informativi “Sedi, Alunni, Classi, Dotazioni organiche del Personale della Scuola statale – Situazione dell’organico di diritto”.
4. In sede dei successivi rinnovi contrattuali sarà verificata l’esatta consistenza della variazione dei punti di erogazione del servizio e dell’organico di personale al fine di recuperare, mediante l’innalzamento dei valori unitari di cui al comma 2, le eventuali economie derivanti dalla contrazione dei parametri di cui al comma 3.
ART. 5 – Risorse posizioni economiche personale ATA

1. Fermo restando il disposto del comma 7 dell’art.50 del CCNL 27.11.2007, le risorse di cui al comma 5 del medesimo art.50 non completamente utilizzate per effetto dello slittamento delle procedure per l’attribuzione delle posizioni economiche per il personale ATA, saranno utilizzate integralmente nel prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro per il riconoscimento di benefici economici una tantum destinati al personale ATA.
- Norma finale
1. Per quanto non previsto dal presente contratto, restano in vigore le norme del CCNL 29 novembre 2007, compatibilmente con le vigenti disposizioni non derogabili.
2. Tutti gli articoli del CCNL 29 novembre 2007 richiamati nel presente contratto si intendono come modificati dalle successive sequenze contrattuali dell’ 8 aprile 2008 e 25 luglio 2008.

DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Le parti firmatarie del presente CCNL convengono sulla necessità di rivedere, nel prossimo rinnovo contrattuale, l’attuale struttura della retribuzione allo scopo di semplificarne il contenuto anche in relazione ai diversi ambiti di intervento della contrattazione nazionale finalizzata alla definizione delle componenti fisse della retribuzione e della contrattazione integrativa volta a definire il salario accessorio per la valorizzare della qualità della prestazione lavorativa.
In data odierna è stata sottoscritta firmata l'Ipotesidi Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale del Comparto Scuola - biennio economico 2008-2009

martedì 16 dicembre 2008

Federazione dei sindacati autonomi:SCUOLA.BASE

IUniScuola:Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Federazione dei sindacati autonomi- per il comparto Scuola-costituita dai sindacati Agorà, Anaps, Sab, ScuolAthena.
Come già annunciato, sono maturati i tempi per la creazione di una nuova federazione autonoma di base nel comparto scuola che già rappresenta, attraverso i sindacati costituenti, il personale della scuola: dirigenti,docenti, ATA e precari.

La nuova Federazione, denominata SCUOLA.BASE, è composta dai sindacati già presenti nel comparto e precisamente: AGORA’ rappresentata dalla prof.ssa Manola Branchinelli, ANAPS rappresentata dalla prof.ssa Angela Loritto, SAB e SAB-ART rappresentati dal prof. Francesco Sola, SCUOLATHENA rappresentata dal prof. Franco Lillo, nonché da altre associazioni e/o sindacati che stanno definendo in questi giorni le modalità ed i tempi di adesione.

Le strutture sindacali della Federazione ricoprono già gran parte delle regioni d’Italia dalla Lombardia all’Umbria, dal Lazio alla Campania, dalla Calabria alla Puglia, ecc…

Scuola.Base si prefigge, come obiettivo statutario, di organizzare gli operatori della formazione in piena autonomia da partiti politici, gruppi di pressione, lobby economiche nel rispetto della libertà e dell’autodeterminazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il progetto statutario è quello di promuovere la formazione di una federazione di base –somma delle istanze di più soggetti - alternativa e al di fuori di ogni logica concertativa, per la difesa della professionalità e della dignità dei lavoratori ed il contrasto di ogni forma di discriminazione.

Lo scopo della costituzione di Scuola.Base è quello di tutelare, difendere e organizzare in tutte le sedi oltre ai lavoratori stabilmente occupati, i precari, i disoccupati, nonché garantire e promuovere i diritti e le libertà sindacali, individuali e collettive ; lottare per la tutela del pluralismo e dell’indipendenza della scuola pubblica contro ogni deriva privatistica e/o aziendalistica..


I numeri su cui può già contare la nuova Federazione, risultano di assoluto rilievo, sia per iscritti - come da “fonte” ARAN - che per numero di voti RSU ottenuti dai candidati delle sigle aderenti nelle ultime elezioni del dicembre 2006 che pongono la nuova Federazione a ridosso delle OO.SS. ritenute maggiormente rappresentative.
SCUOLA.BASE
Federazione dei sindacati autonomi
Prof. Francesco SOLA
( socio fondatore )

lunedì 15 dicembre 2008

IUniScuola.Oltre lo specchio di Giorgio Guaiti




Stasera Giorgio Guaiti ha presentato al Circolo de Amicis la sua raccolta di racconti su Milano degli ultimi 20 anni
"Le pagine di un giornale, si dice, sono lo specchio della vita che raccontano. Ma non sempre è così. Ci sono momenti e temi che non trovano spazio nei resoconti di cronaca: situazioni, sensibilità, manie, paure e passioni di chi vive in una grande città che possono essere scovate e illustrate soltanto andando oltre quello specchio, oltre il rigido racconto dei fatti. È quello che, dal 1987, Giorgio Guaiti fa puntualmente sulle colonne del quotidiano "Il Giorno", nella rubrica Specchio segreto. Questo volume raccoglie un centinaio di quei testi, disponendoli in una raggiera di filoni tematici che sembra quasi alludere alla mappa della metropoli lombarda, al diramarsi dei principali corsi e viali dal centro verso la periferia. Ne scaturisce un sorprendente, accattivante spaccato di vita (non solo milanese) degli ultimi vent’anni, con frequenti e appassionati ritorni alla realtà e alle esperienze del passato, lungo un percorso che parte dagli anni Cinquanta per ricollegarsi ai nostri giorni, fino a proiettarsi nel futuro. Immagini, episodi, personaggi della città di ieri e di oggi vengono scrutati con uno sguardo a volte affettuoso, spesso ironico, garbatamente critico o sottilmente umoristico, sempre attento ai cambiamenti che, a cavallo fra i due secoli, hanno segnato in particolare Milano e i milanesi ma anche, più in generale, l’intera società italiana."
Non si lega chi sceglie di vivere da precario (pag 89 del libro)
"Commissario,dia retta a me.Non stia a perderci tempo:è un suicido.Lo conoscevo bene....Poi guardi il giornale aprto sul tavolo,il balcone spalancato.un salto e giù..."
"Ma lei lo ha letto il giornale?Ha visto su che pagina e rimasto apert?Mi stia a sentire .Mario era un insegnante : per la precisione docente incaricato, da più di dieci anni .Insomma ,era uno dei precari più vecchi di Milano.continua...
Oltre lo specchio. Una finestra su Milano fra XX e XXI secolo
di Guaiti Giorgio - O.G.E. Via Pezzotti,8-20141 Milano Tel.02 45472039
e-mail :info@edizioni-oge.com
Prezzo: € 18.00

venerdì 12 dicembre 2008

Reminder Giorno della Memoria 27 gennaio 2009



GIORNO DELLA MEMORIA :"IL LIBRO DELLA SHOAH ITALIANA "
27 gennaio presentazione de "Il libro della shoah italiana" di Marcello Pezzetti , al Dal Verme alle ore 21 , con l'intervento dei sopravvissuti italiani e di Ferruccio De Bortoli presidente della "Fondazione per il Memoriale della Shoa a Milano"
Locandina


dalle ore 24 e per tutta la notte del 27 gennaio 2009
mettiamo una candela accesa ad ogni finestra
Un momento di riflessione:
° Per ricordare la Shoah;
° per evitare il
ripetersi di triangoli nelle Scuole, nel lavoro,….


S
ROSSO COME DISSIDENTI POLITICI
H
VERDE COME CRIMINALI COMUNI
O
BLU COME IMMIGRATI
A
MARRONE COME ZINGARI
H

L'associazione IUniScuola è impegnata:
°a tenere alta l'attenzione,verso ogni forma di discriminazione
°a riflettere sugli eventi del passato, e sulle lacerazioni del presente :
27 gennaio 2009 Giorno della Memoria
Con la Legge 211/00 "la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,
data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria,
al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali,
la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."

giovedì 11 dicembre 2008

PERSONALE DELLA SCUOLA:MODELLO COMUNICAZIONE DIMISSIONI


Al Dirigente scolastico dell'Istituzione
Scolastica


___________________________________

___________________________________

______________

e,p,c.ALL'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
di______________

________________________________________

__________________________

Oggetto:Comunicazione dimissioni e richiesta liquidazione pensione


Il/La sottoscritto/a ………………………………………………………………………........…………………

nato /a …………………………………………………………………….……. il …………………………

e residente in Via /P.zza ……………………………………………………………….……...……………..

in servizio presso codesto/a ……………………………………………...……. dal ………………………..

in qualità di …………………………………………………………..……………..…., ritenendo di essere

in possesso dei requisiti di età e di contribuzione previsti dalla normativa vigente,

chiede
le dimissioni dal servizio a decorrere dal 1° settembre 2009.

A tal fine dichiara che la presente istanza è finalizzata al conseguimento della;

| | pensione di vecchiaia

| | pensione di anzianità

| | pensione di anzianità con trasformazione del rapporto di lavoro a part-time

In fede.
Firma ……………………………………
Allegati:
……………………………………….………;

………………………………….……………;

……………………………………………… .

Nota al 12 Dicembre 2008

CESSAZIONI DAL SERVIZIO dal 1.9.2009.

Requisiti per il personale della scuola al 31.12.2009:

35 anni di contributi e 57 anni di età o almeno 39 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica


clicca qui>>> TUTTOPENSIONE

L'insegnante titolare della classe sarà affiancato da aiutanti a tempo


La riforma delle scuole superiori partirà dall'anno scolastico 2010/2011.
E' quanto rende noto il ministero dell'Istruzione, spiegando che è stata presentata oggi ai sindacati la riforma del sistema dell'istruzione e degli ordinamenti scolastici. Provvedimento che sarà portato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre e che prevede anche l'avvio dal settembre 2009 della riforma del primo ciclo.

"Parte da oggi - spiega Viale Trastevere - una vera e propria rivoluzione e riorganizzazione della scuola in Italia. La riforma ha come obiettivo quello di modernizzare l'offerta formativa in Italia ed è il risultato del lavoro di questo governo e dei precedenti ministri Moratti e Fioroni". In concreto, dal primo settembre 2010 partirà la riforma del secondo ciclo, inizialmente prevista per il primo settembre 2009, "per dare modo alle scuole e alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti e sulle innovazioni degli indirizzi. In particolare sul secondo ciclo si aprirà un confronto con tutti i soggetti della scuola sull'applicazione metodologico-didattica dei nuovi regolamenti. I punti principali della riforma sono lo snellimento e la semplificazione degli indirizzi scolastici, più legame tra le richieste del mondo del lavoro e la scuola, il riordino degli istituti tecnici e più opportunità per le famiglie. In particolare saranno messe a regime le migliori esperienze delle sperimentazioni, l'aumento dello studio della lingua inglese, l'aumento delle ore scientifiche e di matematica".(Fonte ANSA)

MAESTRO UNICO SARA' FACOLTATIVO

Il maestro unico alle elementari sara' attivo solo su richiesta delle famiglie e tutti i regolamenti attuativi della riforma saranno approvati dalla prossima settimana dal Cdm. E' quanto emerso nella riunione a Palazzo Chigi tra sindacati, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta e il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sulla riforma della scuola.(Fonte ASCA)

In conclusione:nella scuola primaria resterà il tempo pieno e l'insegnante titolare della classe sarà affiancato da aiutanti a tempo e forse ,ad esempio, in Lombardia da un aiutante di lingua padana.
Continua...clicca qui

mercoledì 10 dicembre 2008

IUniScuola.Voti on-line all'I.T.C.G. "G.Maggiolini" di Parabiago(MI


Dal secondo quadrimestre (7 gennaio 2009), sarà attivo l’applicativo “voti on-line”, che permette ai genitori di controllare attraverso un collegamento internet i voti dei figli frequentanti l’Istituto.
Il collegamento si trova sul sito della scuola alla voce “voti on-line”.
Per accedere è necessario possedere le credenziali di accesso (Username e password).
Dal 9 dicembre 2008 i genitori che non hanno le credenziali per l’accesso alla procedura potranno ritirarle in segreteria didattica in orario di sportello dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Il ritiro potrà essere effettuato direttamente dal genitore o, tramite delega, da altra persona (l’altro genitore, lo studente, ecc.).
Quanti abbiano già le credenziali di accesso possono continuare ad utilizzarle in questo anno scolastico.
I docenti sono invitati a controllare entro dicembre sia che l’associazione docente/classi/materie che li riguarda sia corretta sia che l’elenco alunni delle singole classi sia corretto e completo. Eventuali errori e/o imprecisioni vanno segnalate al prof. Crosta.
Il docente presente in classe deve far registrare la parte della presente comunicazione riguardante i genitori sul libretto personale degli studenti.

http://www.itcgmaggiolini.it/modules/news/

IUniScuolaLazio:PER UN’ITALIA TRASPARENTE


Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cari amici,
abbiamo il piacere di invitarVi all’incontro CIVICUM :
PER UN’ITALIA TRASPARENTE
Roma, 15 Gennaio 2009 ( 10,00 – 13,00) Piazza San Lorenzo in Lucina, 41 - Spazio Etoile
Se anche Voi volete un’Italia trasparente, aiutateci a diffondere questo invito ai Vostri amici e contatti.
Solo se saremo in tanti potremo fare la differenza !
Grazie per confermare la Vostra presenza a info@civicum.it
Un cordiale saluto, Federico Sassoli de Bianchi Presidente
Fondazione CIVICUM Via San Pietro all’Orto 10 - 20121 Milano -Tel. +39 02 76002026-Fax. +39 02 795779
www.civicum.it

>>> Invito all'incontro

martedì 9 dicembre 2008

Credito e crisi: la strada del recupero della fiducia e della valorizzazione del localismo

La salvezza è nella centralità del cliente

La crisi che ha attraversato il sistema finanziario lascia aperto il dibattito sia sulle prospettive e i tempi di ragionevole uscita sia sugli strumenti da mettere in campo. Peraltro, è necessario valutare quali cause abbiano portato ad una situazione di crisi e quali siano le possibili logiche di risoluzione.

Sotto il profilo delle cause, la crisi ha visto il concomitante scatenarsi di determinanti molto differenti e, per certi versi, slegate fra loro. L’attuazione del nuovo sistema di regolamentazione sul capitale delle banche ha significativamente e deliberatamente ridotto la dimensione del patrimonio di vigilanza necessario per operare sul mercato, spingendo sì a una maggiore efficienza, ma contribuendo a ridurne la solidità.

Le scelte regolamentari delle autorità di vigilanza statunitensi hanno poi portato, con l’eliminazione del Glass Steagall Act nel 1999 e il passaggio dei controlli sull’investment banking dalla Fed (più stringente) alla Sec (meno stringente) nel 2002, a un utilizzo più disinvolto di operazioni esposte a forti rischi di conflitto di interesse: fra tutte, la cartolarizzazione di finanziamenti non performing e l’assistenza delle aziende finanziate al collocamento di obbligazioni.

La forte dinamica di crescita del mercato immobiliare americano e l’utilizzo spregiudicato dei mutui ipotecari su abitazioni già acquistate come forma di credito al consumo hanno condotto alla progressiva insostenibilità del debito da parte dei prenditori stessi in presenza di valori calanti degli immobili. Inoltre, l’applicazione dei principi Ias all’intero bilancio delle banche ha esposto a un’eccessiva volatilità le poste attive e il patrimonio netto, mentre la presenza di significativi “gap etici” (la proposta di derivati a controparti non consapevoli e preparate), ha alimentato una crescita dei rischi di default.

Tali determinanti si propagano dagli Usa, in un sistema finanziario fatto di banche oramai troppo grandi e interconnesse fra loro. Le ricadute emergono quindi a livello globale attraverso tre grandi fenomeni. In primo luogo, la diffusione di insolvenze e default dapprima rilevata per i mutui ipotecari, poi estesa ai veicoli strumentali e alle cartolarizzazioni, giunge fino alle banche e alle imprese assumendo una rilevanza, anche emotiva, intollerabile. In secondo luogo, il motore fondamentale, rappresentato dal sistema interbancario, è attraversato dalla sfiducia fra i partecipanti agli scambi e porta a una crescita dei tassi di interessi, che si riflette sia in un credit crunch sia in una crescita del costo dei finanziamenti. In terzo luogo, la clientela retail perde fiducia nel sistema finanziario, assumendo comportamenti volti a liquidare i propri investimenti attraverso la logica dei prelievi (e il trasferimento ad altri circuiti, quale quello postale) e dell’uscita dai fondi di investimento. Complessivamente, tali fenomeni spingono a una riduzione della liquidità funzionale alla concessione dei prestiti e a una crescita dei costi di utilizzo del sistema finanziario.

Le logiche di uscita si stanno sviluppando attraverso azioni di breve e di medio termine. Le prime hanno già portato in Europa e negli Usa a piani per garantire la ricapitalizzazione (salvataggio) di banche e per mitigare i rischi di default per la clientela retail. Se tali azioni hanno rappresentato un atto dovuto da parte dei governi, la partita effettiva dell’uscita dalla crisi si giocherà sulle azioni di medio termine.

Sotto questo profilo, due scenari molto diversi si stanno concretizzando. Il primo fa leva su interventi di forma neostatalista che potranno combinare la separazione fra commercial e investment banking a una presenza dello stato nel capitale delle banche e a una crescita della regolamentazione in tema di assunzione di rischi. Il secondo, più sfidante ma dai contorni più complessi, si può giocare su un deciso recupero della fiducia del cliente, sulla valorizzazione del localismo e del territorio, sul ripristino del ruolo delle fondazioni.

Le scelte regolamentari appaiono più rassicuranti, incisive e rapide, ma la centralità del cliente pazientemente aspetta il proprio turno.
di Stefano Caselli, ordinario di economia degli intermediari finanziari alla Bocconi

lunedì 8 dicembre 2008

Ebrei e cristiani, dialogo e insidie

Polemiche nella comunità ebraica italiana



Vivaci discussioni in seno alla comunità ebraica italiana. Oggetto delle polemiche, il rapporto con i cristiani in generale, con la Chiesa cattolica in particolare. Sbaglia chi pensa che si tratti delle solite questioni teologiche, condite da sottili e interminabili dispute rabbiniche. Dietro gli aspetti religiosi si celano problemi politici di decisiva importanza.
Gli antefatti. La decisione del Papa di reintrodurre, nella liturgia in latino, la formula “Oremus pro Iudeis” aveva indotto i responsabili della comunità ebraica italiana a interrompere il dialogo, nonostante le ripetute rassicurazioni fornite dalla Chiesa. Contro questa decisione si sono espressi due autorevoli ebrei italiani, Guido Guastalla e Giorgio Israel, che sul Corriere della Sera del 26 novembre hanno scritto per manifestare “profondo dissenso” sulla rottura del dialogo, in pratica prendendo le difese del Papa. “Il Talmud insegna che le spiegazioni sono più importanti del testo” ricordano Guastalla e Israel. A parere dei due, la “speranza di illuminazione” per gli ebrei da parte dei cristiani è nulla più di un “fatto circoscritto”, che in nessun modo può essere interpretato come volontà di “proselitismo”.
La replica non si è fatta attendere ed è apparsa sullo stesso giornale giovedì scorso, a firma di Giuseppe Laras, Amos Luzzatto e Daniele Nahum (il primo, è bene ricordarlo, è il presidente dei rabbini italiani). Costoro, pur riaffermando la volontà di dialogo con la Chiesa, rimettono le cose in ordine. E’ stato Benedetto XVI, con una “evidente stonatura”, ad avere provocato la “poco edificante querelle”: non il rabbinato italiano. “Si tratta di una preghiera di particolare valenza storica e simbolica - hanno scritto i tre - legata alla genesi e al diffondersi dell’antisemitismo e dell’insegnamento del disprezzo, malattie purtroppo ancora vive”. Di qui la “pausa di riflessione”.
E’ difficile dare torto a questi ultimi. Quale dialogo è mai possibile fra due interlocutori, uno dei quali pensa in cuor suo di voler convertire l’altro ? Del resto, non è stato forse proprio Ratzinger, a sostenere recentemente che “un vero dialogo interreligioso, in senso stretto, non è possibile” ?
Ma è opportuno sottolineare anche un altro aspetto, più strettamente politico. Nella loro lettera, Guastalla e Israel indicano “la crisi etica di dimensioni planetarie e la minaccia dell’integralismo islamico” fra le ragioni che rendono necessario il dialogo fra cristiani ed ebrei, “volto a promuovere la dimensione religiosa nella sfera pubblica”. Qui proprio non ci siamo. Quando la Chiesa cattolica preme sull’acceleratore dell’integralismo illiberale, gli ebrei fanno un pessimo affare nel reggere loro il sacco. Le minoranze religiose, soprattutto in Italia, hanno infatti tutto l’interesse a difendere la laicità dello Stato, che rappresenta una garanzia primaria per il loro diritto all’esistenza. L’abbraccio “protettivo” di oggi, potrebbe rivelarsi pericoloso domani, se la Chiesa dovesse riuscire a restaurare il suo primato. E la stessa minaccia del fondamentalismo islamico non deve spingere gli ebrei a cercare l’alleanza con la Chiesa cattolica. Quest’ultima, infatti, non esiterebbe a fare un uso spregiudicato, religioso e politico, del popolo ebraico, per contrastare la “concorrenza” musulmana. “Il dialogo fra ebrei e cristiani – scrivono ancora Laras, Luzzatto e Nahum nella loro replica – non deve affatto essere uno strumento dell’Occidente contro l’Islam.... Una siffatta ipotesi strumentale di dialogo è intellettualmente, moralmente e religiosamente inaccettabile”. Infatti.
Un’ultima considerazione. A ben vedere, il rapporto fra cristianità e popolo ebraico non è molto dissimile da quello che, in Medio oriente, intercorre fra mondo arabo e palestinesi. Come sono stati trattati gli ebrei nell’Europa “cristiana” ? E come sono stati accolti i palestinesi, quando hanno cercato rifugio nei paesi arabi ? Destino beffardo e crudele, quello che accomuna due popoli in guerra da sessant’anni
di Alessandro Litta Modignani
L'Opinione , sabato 6 dicembre.

giovedì 4 dicembre 2008

IUniScuola:Presentazione delle domande di iscrizione per l'a.s.2009/2010 entro il 28 febbraio 2009.

LA CIRCOLARE:
Prot. n. AOODPIT 1818 Roma, 03 dicembre 2008
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione

Oggetto: Riordino degli ordinamenti scolastici e conseguente fissazione al 28 febbraio 2009 del termine per le iscrizioni relative all’anno scolastico 2009/2010, ai fini di un’adeguata azione di orientamento per gli studenti e le famiglie.

Le innovazioni didattiche che verranno introdotte nel sistema scolastico con i Regolamenti in corso di definizione, conseguenti all’attuazione delle leggi n. 40 del 2 aprile 2007, n. 133 del 6 agosto 2008 e n. 169 del 30 ottobre 2008, richiedono una conoscenza approfondita delle nuove opportunità educative e formative che, a partire dell’anno scolastico 2009-2010, verranno offerte all’intero mondo della scuola, e in particolare alle famiglie e agli studenti.

L’Amministrazione scolastica, coadiuvata dall’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, promuoverà strumenti di informazione e accompagnamento dei processi di innovazione per le scuole, chiamate a comunicare alle famiglie e agli studenti la nuova organizzazione dei percorsi di studio.

Entro la fine del mese di dicembre, successivamente alla emanazione dei Regolamenti, saranno presentati a tutte le componenti scolastiche sia i materiali informativi messi a punto, sia l’insieme delle azioni attraverso le quali si articola il piano di informazione.

Nell’ambito del predetto piano sono previsti, altresì, incontri con le Associazioni professionali dei docenti e con i Forum delle Associazioni dei genitori e degli studenti, per una capillare e completa comunicazione dei punti qualificanti le novità sul piano didattico ed educativo.

Nella medesima prospettiva sarà attivato, nei prossimi giorni, all’interno del sito del Ministero, un apposito spazio, nell’ambito del quale verranno fornite ai docenti, alle famiglie e agli studenti dettagliate informazioni sui contenuti delle innovazioni previste, anche attraverso l’utilizzo di aree interattive dedicate.

Verranno, inoltre, costituiti gruppi tecnici di lavoro presso gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, con il compito di promuovere iniziative di supporto e di assistenza alle scuole nell’organizzazione degli incontri destinati alle famiglie per l’illustrazione delle novità introdotte.

I mesi di gennaio e febbraio 2009 saranno dedicati alla realizzazione delle attività di informazione, al fine di approfondire i contenuti dei Regolamenti di prossima emanazione e per consentire ai Dirigenti scolastici di organizzare nelle diverse sedi i consueti incontri di presentazione delle nuove opportunità formative, destinati alle famiglie ed agli studenti, in modo da garantire loro tutte le informazioni utili per un più efficace orientamento.

Conseguentemente, il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione per l’anno scolastico 2009/2010 è fissato al 28 febbraio 2009.

Lo spostamento della data delle iscrizioni permette, inoltre, anche sulla base di quanto previsto dall’art. 3 del D.L. 7 ottobre 2008, n. 154, una più adeguata attivazione, da parte degli enti locali competenti, delle iniziative territoriali che da anni accompagnano e sostengono gli studenti e le loro famiglie nella individuazione dei percorsi scolastici, soprattutto a conclusione del I ciclo di istruzione.

IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to Giuseppe Cosentino

venerdì 28 novembre 2008

IUniScuola :10 dicembre 2008 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani





>>> Diamo voce ai diritti umani


Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo dei rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;



L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.

2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29
1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati

IUniScuola:Genitori contro il dimensionamento



28/11/2008
VICO EQUENSE- GENITORI CONTRO IL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO


Vico Equense - Sala consiliare piena di genitori e docenti, molti dei quali sono giunti nonostante il brutto tempo dalle frazioni collinari di Ticciano, Arola e Montechiaro, per reclamare la sospensione della delibera n. 223 del 31 ottobre 2008 avente ad oggetto il dimensionamento scolastico. Le istituzioni scolastiche cittadine dell´infanzia, primaria e secondaria di primo grado (ex asilo, elementare e media) saranno profondamente ristrutturate dal punto di vista organizzativo logistico e dirigenziale. Fermamente contrari docenti e genitori che hanno raccolto 1600 firme e in una petizione inviata al Sindaco sostengono la sospensione della delibera di Giunta e di ogni altro atto deliberativo riguardante il dimensionamento delle istituzioni scolastiche ed eventuali accorpamenti o soppressioni di plessi presenti sul territorio e l´attivazione di un tavolo di studio e confronto per la migliore organizzazione del servizio scolastico. Per acquisire e mantenere l´autonomia scolastica tutte le scuole devono avere una popolazione scolastica compresa tra 500 e 900 alunni nell´ultimo quinquennio (parametri ordinari previsti dal DPR n. 233/98). La maggioranza propone la costituzione di due Istituzioni Scolastiche Autonome Comprensivi una per la zona montana e collinare e una per la zona costiera e mezza costa invece dei quattro esistenti; superamento delle cosiddette pluriclassi dannose per un corretto adattamento sociale del bambino; superamento dei piccoli plessi con indici di popolazione scolastica di poche decine di alunni; accorpamento degli alunni in realtà più grandi e con servizi migliori assicurando loro adeguato trasporto; aumento delle risorse pubbliche impegnate per i plessi rimanenti con reimpiego delle economie finalizzato ad un miglioramento della offerta scolastica sul territorio; incremento dell´azione amministrativa per la costruzione di nuove strutture peraltro già in fase avanzata e molte cantierate. Sulla vicenda si è aperto un duro scontro tra l´amministrazione e i genitori

Fonte Vico Equense News

Lombardia: presentato piano triennale per la casa

Una buona notizia da IUniScuola:
Stanziati 561 milioni per bonus prima casa e sostegno agli affitti



Sono tanti e volutamente diversi gli strumenti che la Regione Lombardia ha messo in campo per affrontare la “questione casa” nelle sue diverse sfaccettature e che l’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha presentato nei giorni scorsi a Brescia, illustrando i contenuti del convegno “I costi dell’edilizia popolare e il sostegno per l’accesso alla casa privata”, in programma per venerdì 28 novembre.

“Oggi - ha spiegato Scotti - la nostra attenzione non è diretta esclusivamente alle famiglie meno abbienti ma anche ad altre tipologie di soggetti come studenti universitari, ricercatori, lavoratori che per ragioni di lavoro e di mobilità cercano una sistemazione temporanea più o meno breve in Lombardia e che quotidianamente si ritrovano a dover affrontare non poche difficoltà, contribuendo così all’innalzamento dei prezzi del libero mercato immobiliare”.

Proprio per rispondere a questa variegata richiesta, l’assessorato alla Casa ha predisposto il Piano triennale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (Prerp 2007-2009) che è stato finanziato con 561 milioni di euro e che è in pieno corso di attuazione.

“Il programma - ha detto Scotti - si propone di applicare il principio di sussidarietà come metodo e quello della responsabilità come strumento, ovvero integriamo le risorse finanziarie pubbliche e private per realizzare più interventi in grado di soddisfare le molteplici esigenze presenti”. Il programma prevede poi l’attuazione di ulteriori Programmi di Riqualificazione Urbana e sociale attraverso i Contratti di Quartiere e gli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) per la realizzazione di case a canone sociale e moderato e di case per la locazione temporanea.


Contributo acquisto Prima Casa (80 milioni)
Degli 80 milioni totali, 40 vanno sul bando 2008 che è caratterizzato da importanti novità rispetto ai precedenti. Il limite di reddito Isee per richiedere il contributo è stato alzato da 25.000 a 30.000 euro e il finanziamento erogabile passa da 5.000 a 6.000 euro. L’importante novità del bando è che il contributo rivolto a tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale n. 23 del 1999, quindi non più solo alle “giovani coppie” (cioè quelle sposate tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda) ma anche a gestanti sole, genitori soli con uno o più figli minori a carico e nuclei famigliari con almeno tre figli.

Per poter accedere ai contributi, sarà necessario per tutti aver rogitato tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009. Il valore dell’alloggio acquistato dovrà essere tra 25.000 e 200.000 euro e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Dei 40 milioni di euro, 25 vanno alle “giovani coppie” e 15 alle altre tipologie di famiglie. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso i Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) convenzionati con la Regione Lombardia entro il primo dicembre 2008.

La Regione Lombardia dal 2001, anno in cui è stato istituito il contributo per l'acquisto della prima casa, ha già stanziato oltre 217 milioni di euro che hanno aiutato 25.643 famiglie.

Fondo Sostegno Affitti (170 milioni in cofinanziamento)
Per l’anno 2008 a disposizione ci sono 52 milioni di euro che saranno erogati agli affittuari a seconda della loro reale situazione economica calcolata con il metodo Isee/fsa. Dal 2001, la Regione Lombardia ha cofinanziato per un totale di quasi 500 milioni di euro questo importante strumento di sussidio alla locazione.

Programma di Riqualificazione Urbana - PRU (60 milioni per 1.000 nuovi alloggi)
Tramite questo intervento da 60 milioni di euro cofinanziato dal Ministero per le Infrastrutture si prevede che possano essere realizzati circa 1.000 nuovi alloggi da dare in locazione a canone sostenibile, vale a dire sociale, moderato e convenzionato, a chi ha un reddito, calcolato con il metodo Isee/Erp non superiore a 30.000 euro e in locazione temporanea a studenti con reddito Isee/Erp fino a 40.000 euro.

A disposizione dei Comuni lombardi interessati alla riqualificazione del proprio territorio mediante costruzione ex novo o riqualificazione del patrimonio, ci sono circa 53 milioni di euro. I Comuni stessi poi sono chiamati a compartecipare con una cifra almeno del 14% del totale. Il finanziamento massimo erogabile per ciascuna proposta è di 10.000.000 di euro. Va anche ricordato che il 20% della cifra a disposizione è riservata alle proposte presentate dai Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.

Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale - AQST (181 milioni per 164 interventi
Sono oltre 181 i milioni di euro che la Giunta regionale della Lombardia ha messo a disposizione dei Comuni lombardi per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica per finanziare 164 interventi in tutta la regione. Gli accordi, permetteranno di mettere a disposizione 2.738 alloggi: 567 saranno ristrutturati, 2.021 costruiti ex novo e gli altri 150 acquisiti. Dei 2.738, 1.814 saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14.000 euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq.)

Contratti di Quartiere (67 milioni)
Dopo la positiva esperienza della prima edizione che ha permesso di sistemare 22 quartieri in Lombardia, è iniziato l’iter che porterà alla riqualificazione di altre zone della Lombardia.

Altri interventi previsti dal PRERP
I rimanenti fondi serviranno ad incrementare altri tipi di intervento come, ad esempio, l’incremento dei servizi abitativi a canone convenzionato, l’acquisto di alcune aree e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Fonte edilportale
Per saperne di più, clicca>>> regione lombardia

giovedì 27 novembre 2008

IUniScuola.Incontro tecnico con il ministro Gelmini


Scuola/ Assessori regionali: servono fondi straordinari edilizia/ APCOM



"Dopo mesi in cui le regioni sollecitavano un incontro con il ministro Gelmini, giovedì 27 novembre, gli assessori regionali hanno finalmente ricevuto udienza. L'incontro è stato occasione per parlare, oltre che del piano programmatico sulla scuola, in particolare della riforma che riguarderà le scuole superiori, anche della sicurezza degli edifici scolastici". Lo si legge in una nota della Regione Piemonte nella quale si precisa che la soluzione, "condivisa da tutti gli assessori regionali", sta nello stanziamento di "Fondi straordinari per l'edilizia scolastica" anche attraverso il finanziamento di mutui finalizzati alla messa a norma, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di scuole e che, in analogia con il Patto per la sicurezza del triennio 2007/2009, preveda la compartecipazione dello Stato, delle stesse Regioni e degli enti locali.

Dal 2000 al 2008, la nostra regione - ha ribadito l'assessore piemontese Pentenero - ha destinato all'edilizia scolastica oltre 160 milioni di euro, oltre ai 5 milioni ricevuti dallo Stato dal 2003 ad oggi, ed interamente spesi per la messa in sicurezza di edifici in zone a rischio sismico". Durante l'incontro è stata inoltre manifestata la volontà delle Regioni di attuare tavoli di confronto con il ministero per affrontare in modo più approfondito le specificità di ogni singola realtà locale, quattro per il momento i temi individuati e calendarizzati: l'applicazione della riforma del Titolo V della Costituzione e l'effettivo trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni in materia di istruzione; il Piano di Dimensionamento scolastico; la riorganizzazione del personale e l'edilizia scolastica.

Più controversa è stata invece la discussione sulla riforma della scuola superiore: "Abbiamo chiesto al ministro - riferisce Pentenero - la proroga di un anno all'entrata in vigore dei cambiamenti previsti per l'istruzione tecnica in programma già per settembre 2009". Contrario il parere del Governo che invece ha confermato l'avvio della riforma in autunno e per l'anno successivo quella dei licei e della formazione professionale. "Avviare in modo frammentario e poco chiaro il progetto di riforma della scuola superiore - conclude l'assessore - senza un dovuto confronto con i rappresentanti del mondo della scuola e gli enti locali, mette a rischio l'unitarietà dell'intero sistema scolastico, ma soprattutto può generare una nuova stagione di confusione e di disorientamento nella scuola e nelle famiglie".

mercoledì 26 novembre 2008

IUniScuola:Una sola istituzione scolastica a Guglionesi




Dall'asilo al liceo, una scuola sola: "Così ci si salva dalla Gelmini"
Il percorso intrapreso dal Comune e dalle scuole di Guglionesi contro il rischio di abbinamento dell'Istituto Magistrale con realtà didattiche di altri centri, secondo le direttive di razionalizzazione del ministro Gelmini. Con l'istituto policomprensivo verticale dal prossimo anno scolastico materne, elementari, medie e superiori del paese avranno un unico preside. «Abbiamo salvaguardato il patrimonio culturale - spiega il professor Paolo Di Pietro, dirigente scolastico del Liceo Pedagogico "D. Pace" - e non importa se questo comporterà il rischio di un mio sacrificio dal punto di vista professionale».

Un unico polo scolastico in paese, nato dalla fusione di materne, elementari, medie e Liceo Pedagogico, con un solo preside: la novità si concretizzerà a partire dall'anno scolastico 2009 - 2010.

Così Guglionesi ha evitato il grosso rischio di accorpamento con le realtà didattiche di altri centri, rispondendo alle direttive del governo nazionale sul dimensionamento. In ballo c’era il pericolo della perdita dell’identità del Magistrale “Pace”, istituto vivo e di richiamo, considerando che è l’unico esistente per quanto riguarda l’offerta formativa nel territorio bassomolisano. Sarebbe stata questa una inevitabile conseguenza dell’abbinamento con altre istituzioni della zona, come il Liceo Classico Perrotta di Termoli. Guglionesi, come gli altri comuni della Provincia, ha formulato la sua proposta per il dimensionamento scolastico percorrendo la strada dell’istituto policomprensivo verticale, l'unico insieme a Santa Croce di Magliano.

L'intero piano è stato approvato a maggioranza dall’assemblea dei sindaci dei Comuni della Provincia e dalla Giunta capitanata dal presidente Nicola D'Ascanio dopo 3 conferenze di servizi. Dovrà passare in seconda battuta al vaglio del Consiglio regionale, che dovrà pronunciarsi entro il 31 dicembre, secondo le direttive del governo centrale. E’ stato proprio il nuovo ministro Mariastella Gelmini a sollecitare il processo di razionalizzazione in tutto il territorio nazionale. E’ uno dei punti del decreto tanto avversato che è in fase di conversione in legge.

La riforma, nell’ottica dei tagli per evitare gli sprechi, ha imposto il rispetto dei parametri già fissati nella vecchia normativa del 1998, che dettava una riduzione di istituzioni scolastiche sottodimensionate, disponendo l'aggregazione con altre sedi per le elementari e le medie con un numero di alunni inferiore ai 500, e per le superiori con meno di 300 studenti. Guglionesi ha fatto da esempio e proprio per scongiurare il rischio di accorpamento del Magistrale con scuole di altri centri ha costituito il polo comprensivo verticale.

Che vuol dire verticale? Vuol dire un’unica istituzione scolastica con tutti i gradi di istruzione, quindi dalle materne alle superiori. A questa ipotesi si sono opposti altri comuni della Provincia, e solo Santa Croce di Magliano ha seguito la stessa strada di Guglionesi. Un sacrificio comunque sarà compiuto: sarà soppressa una presidenza. Nonostante questo grosso rischio, è stato proprio il dirigente scolastico del Liceo Pedagogico di Guglionesi il promotore della proposta, in collaborazione con l'amministrazione. «Mi sono posto di fronte al problema scuola, partendo dall’idea che questa è una bella realtà – spiega il professore Paolo Di Pietro, che proprio a inizio dell’anno scolastico si è insediato come preside – c’è un ottimo clima di lavoro, ed è un istituto piuttosto in crescita, abbiamo tre prime, una situazione incoraggiante, il nostro patrimonio è molto vivo. Il Liceo ha una collocazione molto precisa nel territorio. Se questa scuola fosse stata aggregata a qualche altro istituto superiore, Guglionesi avrebbe trovato una forte difficoltà a mantenere la sua autonomia. Non voglio che il mio sia l'ultimo nome di dirigente». Il Magistrale ha 231 iscritti. Gli alunni del Comprensivo sono 519, quindi il polo verticale avrà complessivamente 750 allievi. Tra l’altro sta per aprire i battenti una sezione primavera, con 31 alunni.

«Con questa scelta Guglionesi ha chiuso per sempre le porte a qualsiasi pericolo di razionalizzazione – aggiungono il sindaco Leo Antonacci e il vice Antonio Lucarelli – per noi la soluzione è ottimale, considerando anche che per esempio le allieve del Magistrale già svolgono tirocinio alle nostre elementari. Saremo una realtà molto forte, tra le prime dieci della Provincia per numero di studenti. Il percorso intrapreso è il frutto di un dialogo tra i vari livelli istituzionali, dalla Giunta ai gruppi consiliari. Quando c’è concertazione si fa sempre un ottimo lavoro. E i dirigenti dell'Istituto comprensivo già esistente e del Liceo Pedagogico hanno dimostrato un alto senso di responsabilità, perché entrambi sanno che uno di loro dovrà rinunciare alla sede di Guglionesi per trasferirsi altrove». Chi dovrà lasciare l'incarico, lo deciderà la direzione scolastica regionale. (CM)

martedì 25 novembre 2008

Donofrio di IUniScuola:"Ritornare al contratto di lavoro indeterminato"




L'Europa dai capelli brizzolati
"Un europa sempre più brizzolata ci attende"
Le nascite sono sempre più in calo mentre i costi per le pensioni e l'assistenza sanitaria in aumento. Nel 2050 l'età media della popolazione europea sarà di 49 anni contro i 39 di oggi.Rischiamo di trovarci di fronte ad un vuoto generazionale dalle conseguenze incalcolabili sul mercato del lavoro, sulla spesa sanitaria e sui sistemi di protezione sociale. Il deputato Gabriele Stauner (PPE-DE) lancia l'allarme

Per reagire all'invecchiamento della popolazione, il Parlamento, il 20 novembre scorso, ha votato la relazione di Gabriele Stauner sul futuro dei regimi previdenziali e pensionistici. Tra le soluzioni proposte: innalzare l'età pensionabile, ricorrere a sistemi pensionistici complementari e limitare le imposte sul lavoro.

Elisir di giovinezza

Tra 40 anni un lavoratore su quattro avrà più di 60 anni. L'Europa spenderà 27.2% del suo PIL nella protezione sociale. Le spese per l'assistenza sanitaria aumenteranno del 2%.
Statistiche alla mano, Gabriele Stauner, deputato e membro della commissione parlamentare Occupazione e Affari sociali (EMPL) ha tirato le somme sul futuro sviluppo demografico dell'Europa. Conclusione: un' Europa dai capelli brizzolati.

L'Onorevole Stauner nella sua relazione ha proposto varie soluzioni per far fronte all'inesorabile invecchiamento del nostro continente. Partendo da un dato di fatto, e cioè che la vita media degli europei si è allungata e migliorata qualitativamente, l'eurodeputato ha proposto di incoraggiare le persone a lavorare anche oltre l'età pensionabile.

Tra le altre soluzioni c'é quella, fondamentale, di investire ancora di più sui giovani. Questa categoria della popolazione dovrebbe avere più facilmente acceso al mercato del lavoro, sia attraverso la formazione sia attraverso misure economiche e sociali appropriate. Allo stato attuale, a parte la Svezia, non esistono in Europa misure sociali tali da permettere a studenti che sono, per esempio, anche giovani genitori, di lavorare, studiare e sovvenire ai bisogni familiari.

L'eurodeputato insiste inoltre sull'importanza di ritornare al contratto di lavoro indeterminato, come forma di contratto principale, per "garantire il rispetto dei diritti fondamentali come quello di avere un lavoro stabile".

Per finire, Stauner ha sottolineato l'importanza che avrà l'immigrazione legale nei prossimi decenni. Per far fronte al deficit demografico cui stiamo andando incontro, fare appello a questa risorsa potrebbe essere probabilmente una delle soluzioni "alla vecchiaia" del nostro continente.

IUniScuola.SCUOLA: ANCI, CON NUOVE NORME MOLTI ISTITUTI A RISCHIO


(AGI) - Cagliari, 25 nov. - L’Anci Sardegna teme che molte scuole dell’isola possano chiudere a causa della normativa nazionale sul dimensionamento scolastico e cerca di garantire la presenza di un istituto in ciascun comune. E’ questo l’obiettivo prioritario indicato durante l’assemblea regionale dei sindaci che, oggi a Cagliari, e’ stata aperta dal presidente dell’associazione Tore Cherchi, affiancato dal responsabile dper il settore Scuola Carlo Melis. ” Puntiamo a mantenere la presenza di un’istituzione scolastica in ogni Comune sardo”, ha detto Melis di fronte a una platea di oltre 90 amministratori locali provenienti da tutta l’isola. “Per raggiungere lo scopo”, ha proseguito, “chiediamo che i parametri nazionali vengano resi piu’ duttili e si definiscano parametri regionali specifici”. Il decreto 154/08 determina le modalita’ e i termini per il dimensionamento della rete scolastica per il 2009/2010 dedicando un articolo alla riduzione delle istituzioni scolastiche autonome sottodimensionate. “Dal quadro che emerge secondo un’indagine svolta dall’Anci”, ha spiegato Cherchi, “e’ a rischio la presenza di una scuola in molti comuni sardi”.

Sulla questione e’ attivo un tavolo a cui partecipano, oltre ai rappresentanti dell’associazione dei sindaci sardi, l’assessore regionale all’Istruzione, i sindacati e la Direzione scolastica per cercare di trovare una via d’uscita al problema”. Importante per Melis, e’ favorire in questo momento delicato l’incontro tra i sindaci di uno stesso territorio per affrontare la questione in comune e per far fronte alle circa 700 classi formate da meno di dieci alunni che nell’isola risultano sottodimensionate. L’obiettivo, in questo caso, e’ una dislocazione razionale delle scuole per assicurare, potenziando il sistema dei trasporti, a ogni paese la presenza di un’istituzione scolastica di grado differente. Il tavolo regionale, secondo quanto riferito in assemblea, sta portando a termine il lavoro di esame della situazione, mentre la riunione di oggi ha lo scopo di raccogliere le testimonianze degli amministratori locali sul tema della scuola. (AGI)

IUniScuola : MOBBING AND BOSSING


MANDURIA: MOBBING A SCUOLA, PRESIDE A GIUDIZIO

L'EX PRESIDE DEL LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO DI MANDURIA E' STATO RINVIATO A GIUDIZIO DAL GUP DEL TRIBUNALE DI TARANTO, VALERIA INGENITO, CON L'ACCUSA DI MALTRATTAMENTI SUL POSTO DI LAVORO E LESIONI COLPOSE E VOLONTARIE NEI CONFRONTI DI UNA DOCENTE DEL SUO ISTITUTO.
LA PRESUNTA VITTIMA, ALLA QUALE E' STATA ANCHE DIAGNOSTICATA UNA SINDROME DEPRESSIVA POST-TRAUMATICA DA STRESS, SI E' COSTITUITA PARTE CIVILE E HA CHIESTO UN RISARCIMENTO DI 250.000 EURO.
SECONDO L'ACCUSA L'EX PRESIDE AVREBBE MOBBIZZATO LA DOCENTE CON ATTEGGIAMENTI SPREZZANTI, INSULTANDOLA PIU' VOLTE.
IN UNA CIRCOSTANZA, IL DIRIGENTE SCOLASTICO AVREBBE SPINTONATO LA DOCENTE CONTRO UNA PORTA, PROCURANDOLE LESIONI AD UNA SPALLA E AL TORACE.
IL PROCESSO AVRA' INIZIO IL 3 MARZO.
Fonte Telenorba
Notizia Inviata da vertenze@iuniscuola.it

lunedì 24 novembre 2008

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IUniScuola.Il rapporto 2008 di Lega ambiente sulla sicurezza nelle scuole




CLICCA QUI
>>> Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IUniScuola.Il rapporto 2008 di Lega ambiente sulla sicurezza nelle scuole

UOMINI E BELVE IN CECENIA (E NON SOLO)

UOMINI E BELVE IN CECENIA (E NON SOLO)



Le guerre, le ingiustizie, la burocrazia italiana che ci fa imbarazzare. Luca Leone nel suo libro racconta i drammi dell’est Europa e dell’Africa. Fa luce sulle belve che scandiscono la vita di molti popoli del mondo. E quanti fuggono finiscono per scontrarsi con la nostra ottusa burocrazia, con la nostra incapacità di essere un paese capace di dare asilo.
Annaviva è lieta di presentare a Milano questo libro che racconta quel che accade nel mondo, quel che la nostra diplomazia mette sotto il tappeto.
Luca Leone e Andrea Riscassi parlano di “Uomini e belve”. Sperando che per una volta vincano gli uomini (nel senso di esseri umani).

GIOVEDI’ 11 DICEMBRE ORE 20.30
ARCI – LATO B
Piazza XXIV MAGGIO, 2
MILANO


Annaviva è un’associazione nata per ricordare Anna Politkovskaja. Appoggia le iniziative per la diffusione, lo sviluppo e la tutela della democrazia e dei diritti umani nell’ex spazio sovietico.

www.annaviva.com

NUOVO APPELLO PER IL PROCESSO CHE SI STA TENENDO A MOSCA.

PRESIDENTE PUTIN, PRESIDENTE MEDVEDEV, CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER ANNA POLITKOVSKAJA



Sono passati due anni da che Anna Politkovskaja, la più grande e importante giornalista russa è stata uccisa. Da poco è iniziato un processo per questo vile assassinio.

Dato che in Russia nulla accade senza il vostro consenso, vi chiediamo di intercedere presso il giudice Evgenij Zubov, cui inopinatamente è stato affidato questo processo per il quale ci auguriamo siate preoccupati quanto noi.

Vi chiediamo quindi di chiedere al giudice che il processo (già assurdamente affidato a un tribunale militare) NON sia a porte chiuse, visto che ciò contrasta anche con la vostra Costituzione e col buon senso.

Vi chiediamo, inoltre, di sollecitare le vostre efficienti forze di polizia perché assicurino alla giustizia non solo i fiancheggiatori del presunto omicida, ma anche quello che dovrebbe essere l’esecutore materiale dell’assassinio di Anna Politkovskaja.

Vi chiediamo infine di sollecitare i vostri (storicamente) efficienti servizi segreti perché individuino il mandante dell’omicidio della grande giornalista.

Un paese come il vostro che fa parte del Consiglio d’Europa, dell’OSCE, del G8, del G20 non può permettere che un assurdo e vigliacco assassinio come è stato quello di Anna Politkovskaja rimanga impunito.

Noi, cittadini del mondo, chiediamo giustizia per Anna Politkovskaja.

PER ADERIRE : justiceforannapolitkovskaja@gmail.com

domenica 23 novembre 2008

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IN DUEMILA A JOAHHNESBURG PER L'ULTIMO SALUTO A MIRIAM MAKEBA

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IN DUEMILA A JOAHHNESBURG PER L'ULTIMO SALUTO A MIRIAM MAKEBA

Caro Walter, io me ne vado


Caro Walter, ti scrivo perché ho deciso di dimettermi dalla Direzione nazionale del Partito democratico. Una scelta non facile che nasce dall’esperienza di quest’ultimo anno e dai dubbi crescenti sulla capacità del Pd di proporsi come forza riformista e innovativa, come aveva annunciato di voler fare un anno fa.

Il Pd aveva un’obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizioni ambigue su importanti temi etici e valoriali, alla gestione di processi politici locali e nazionali, ma soprattutto alle posizioni in quegli ambiti più cruciali per la crescita del Paese: istruzione, ricerca e innovazione. Era su questi temi che coltivavo le aspettative maggiori verso il Pd. Ero stata molto delusa dalle politiche del Governo Prodi, ma speravo che con il Pd si aprisse una stagione nuova, fatta di elaborazione di idee e proposte significative. Di fronte alle posizioni del Pd su questi fronti non posso che essere sconcertata. Non ho visto nessuna proposta incisiva, se non “andare contro” la Gelmini. Peraltro tra tutti gli argomenti che si potevano scegliere per incalzare il ministro sono stati scelti i più scontati e deboli. Il mantenimento dei maestri, le proteste contro i tagli, la retorica del precariato, tutte cose che perpetuano l’immagine della scuola come strumento occupazionale. È questa la linea nuova e riformista del Pd? Cavalcare l’Onda non basta. Serve una proposta davvero nuova, che ribalti le attuali logiche di funzionamento della scuola anziché difenderle. Ma non ho visto niente di tutto questo.
La mia delusione è tanto più forte quando penso alla propaganda fatta un anno fa riguardo all’apertura a idee nuove, quando penso alle molte persone provenienti da ambiti professionali qualificati che si erano avvicinate al progetto del Pd e che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione. Che fine hanno fatto queste persone? Quali nuove modalità di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito? Io stessa, che ero stata contattata (così mi era stato detto) per le mie competenze “tecniche”, in un anno di vita del Pd non sono stata consultata mai nemmeno per un parere. Questa emarginazione non ha certo offeso né me né, credo, le altre persone già molto impegnate fuori dalla politica. Mi chiedo però come mai, un anno fa, ci era stata chiesta una collaborazione con tanto apparente entusiasmo quando evidentemente di questa collaborazione non c’era bisogno. Mi chiedo se era necessario fare tanto rumore sul ricambio generazionale quando basta guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non è cambiato niente.
Inneggiare al cambiamento, all’idea di una società e di una politica nuove serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee. Sartre diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su ciò che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilità. Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilità delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilità di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di dimettermi.
Irene Tinagli
Irene Tinagli insegna alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Allieva di Richard Florida, è esperta di politiche pubbliche per l'innovazione, la creatività e lo sviluppo economico. Lavora come consulente per il Dipartimento Affari Economici e Sociali dell'Onu e per la Commissione europea. Il suo ultimo libro è “Talento da svendere” (Einaudi 2008).

Fonte Il Riformista - Italy

venerdì 21 novembre 2008

IUniScuola "DICERIE".Europarlamentari birichini...



Il "j'accuse" della deputata liberale tedesca Koch-Mehrin: i deputati trascurano il lavoro per andarsene con le prostitute. Il presidente del gruppo popolare respinge l'insinuazione e riceve l'appoggio unanime dei colleghi

Chi pensava che il fenomeno della "Casta" fosse esclusivamente italiano si sbaglia di grosso. Al Parlamento europeo recentemente se ne sono viste di tutti i colori. Non sulla crisi bancaria o sulla recessione che sta colpendo i paesi membri dell'Ue. Macché, ci si accapiglia sul sesso. Soprattutto quando l'eurodeputata liberale tedesca Koch-Mehrin ha denunciato che «le strade che portano al Parlamento sono piene di lucciole», e che «i deputati trascurano il lavoro per andarsene con le prostitute».

L'immagine che si ricava dalle affermazioni della Koch-Mehrin è che nell'istituzione europea, oltre al lavoro si faccia la bella vita, soprattutto di notte. In una recente intervista al settimanale tedesco Bunte, l'europarlamentare tedesca ha raccontato papale papale che i deputati, quando vanno a Strasburgo per i 4 giorni della sessione mensile ci vanno «come a un campeggio estivo, come alle gite di classe. Pensano: qui nessuno mi conosce, posso fare ciò che voglio. La casa, la famiglia e gli amici sono lontani, non solo per i deputati, ma anche per i loro dipendenti, i lobbisti e i giornalisti. Dopo le sessioni, si mangia, poi si va in hotel. Oppure si festeggia nei bar». Poverini, forse si sentono soli e hanno nostalgia di casa!

Immediata la reazione dei Joseph Daul, presidente del gruppo popolare, che ha respinto indignato ogni insinuazione, ricevendo l'appoggio "unanime" dei colleghi. Resta il fatto però che molti albergi della zona forniscono sesso come se fosse uno dei tanti servizi in camera. (Libero News)

IUniScuola."Gli Statuti della Valsassina”


LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CREMENO

Organizza

presso la SALA RIUNIONI DELLA SEDE DI CREMENO

Via XXV Aprile, 16/18

SABATO 06 DICEMBRE 2008

ALLE ORE 20,30


la presentazione del testo integrale con traduzione e introduzione del volume
"Gli Statuti della Valsassina”
(Le norme della comunità del 1388)


Programma della serata:

- Presentazione del progetto dell’Archivio Pietro Pensa;

- Note alla trascrizione e alla traduzione degli Statuti a cura di Michele Casanova;

- Gli Statuti e la Valsassina a cura di Gabriele Medolago, Federico Oriani e Marco Sampietro;

- Conclusione a cura di Angelo Borghi, Direttore Responsabile della pubblicazione di storia lecchese "Archivi di Lecco".

Il volume sarà disponibile al pubblico nella serata

ENTRATA LIBERA

IUniScuola.Contributi ai Comuni della Lombardia per l'Istruzione

21-11-2008

IUniScuola.Contributi ai Comuni della Lombardia per l'Istruzione
La Regione Lombardia ha approvato la graduatoria deicontributi,afavore dei Comuni, finalizzati al sostegno delle spese per i Servizi per l'accesso all'Istruzione - Anno 2008.
Il decreto e l'allegato.

giovedì 20 novembre 2008

Lettera aperta ai Sindaci e ai Presidenti Comunità montane.


Coordinamento DIRIGENTI SCOLASTICI CONCORSO ORDINARIO
DNA Campania La nuova genetica dei dirigenti scolastici
IUniScuola



Ai Sindaci della Regione Campania

Oggetto : offerta attività di informazione e consulenza IUniScuola- Coordinamento Dirigenti Scolastici – sezione Campania

Autonomie scolastiche: risorse per il territorio

Agli Enti Locali sono attribuite le competenze di organizzazione della rete scolastica, con la finalità di assicurare il diritto allo studio e le opportunità di crescita culturale e sociale per i giovani e l’intera popolazione. Continua...

FORUM LINK WEB:
clicca qui>>>