venerdì 16 gennaio 2009

Alunni: Firmata la Circolare per le iscrizioni a.s. 2009-2010


Alcune novità:
"Maestro unico per le prime classi (elementari);
Anticipi alla scuola per l’infanzia e primaria;
Voto in condotta: con il 5 non si è ammessi all’anno successivo;
Voti al posto dei giudizi;
Inglese potenziato alla secondaria primo grado (media);
Al via la sperimentazione di “ cittadinanza e costituzione”come disciplina autonoma
Circolare n.4 del 15 gennaio 2009 per le iscrizioni

MIUR emana decreto sulla valutazione del comportamento a scuola

Scuola: torna il voto in condotta
studenti bocciati con insufficienza



Basta con i comportamenti violenti e con il bullismo.
D’ora in avanti a scuola chi prenderà meno di 6 in condotta sarà bocciato.

E’ stato infatti pubblicato oggi il decreto ministeriale con cui, a partire da quest’anno anno scolastico 2008/2009, sono ridefiniti i criteri di valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie di I e di II grado.

Grazie a queste nuove norme con una insufficienza in condotta si potrà essere bocciati. Le scuole, comunque, possono prevedere nei propri regolamenti interni ulteriori criteri e iniziative per la prevenzione dei comportamenti sanzionabili.

Più serietà e più rigore sono fondamentali per il miglioramento della scuola.
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mercoledì 14 gennaio 2009

Pubblico Impiego: con le esternazioni mediatiche non si riforma nulla




Ancora nuove esternazione da parte del Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, sui dipendenti pubblici i quali si vergognerebbero di dire ai figli il lavoro che fanno.

Un Ministro incontenibile che dalle nevi di Roccaraso ci fa sapere che “il tornitore alla Ferrari ha il sorriso e la dignità di dire al figlio che cosa fa, l’impiegato al catasto no. E fa l’esempio di professori, burocrati, impiegati del catasto che "si vergognano" di dire al figlio il proprio mestiere.
Caro Ministro, noi non proviamo nessuna vergogna del nostro lavoro, chiediamo solo di essere supportati dalla formazione, nella crescita professionale – cosa assai rara nei nostri Ministeri – e dalle nuove tecnologie. Anzi, grazie alla nostra professionalità, siamo in grado di fornire servizi di qualità e in tempi brevi.
Il guaio vero è che oggi ci è rimasto solo il nostro senso di responsabilità verso il lavoro mentre voi cercate di toglierci la nostra dignità di lavoratori pubblici.
Così ora ci tocca assistere all’ennesima sua boutade mentre è in ritiro a Roccaraso e scoprire che i nostri figli si vergognano di dire il lavoro dei loro genitori.
Io penso che i miei figli si vergognino di vivere in un Paese che si basa sulle disuguaglianze, dove manager strapagati fanno fallire le aziende e poi si salvano con liquidazioni da Paperon de Paperoni, dove la giustizia ha tempi biblici e dove lo studio sarà appannaggio delle classi sociali più alte in virtù del costo dei libri, delle Università che diventeranno Fondazioni e dove la riforma della scuola elementari ci porterà indietro nel tempo.
Dove i fondi per la Ricerca e l’Innovazione sono tagliati di anno in anno, dove si pagano miliardi ai calciatori e i cervelli sono in fuga, dove il merito non è premiato perché non lo si vuole riconoscere. Anzi viene osteggiato e ai posti di comando ci vanno i figli dei figli di chi ci ha portato in questa situazione.
I miei figli si vergognano che molta parte del nostro Paese sia in mano alla mafia e non allo Stato.
Di questo provano vergogna e, nel loro piccolo, si sforzano di considerare ancora un valore la moralità, l’onesta, lo sforzo per raggiungere un obiettivo con fatica e, in cuor loro, auspicano che il Ministro recuperi il senso del silenzio e inizi ad ascoltare le altrui ragioni.
E’ vero Ministro, la Ferrari è un vanto per l’Italia all’estero, ma si chiede il perché?
Forse perché gli operai, i tecnici, gli impiegati di quella Azienda si sentono un tuttuno con la stessa; vivono in una condizione di benessere organizzativo e la formazione e la carriera, come il salario, non sono chimere o variabili dipendenti dai tagli da apportare in Finanziaria.
E i loro contratti non sono appesi a pochi euro, ma sono sì legati alla produttività, ma anche al riconoscimento del lavoro, quindi del merito.
La rassicuro: i figli dei Cancellieri dei Tribunali, degli Ispettori del lavoro che cercano senza mezzi e senza salario accessorio di far emergere il lavoro nero e magari salvare pure molti lavoratori dal triste primato delle morti bianche, non si vergognano affatto del lavoro dei loro genitori, così come non si vergognano i figli degli infermieri e le infermiere negli ospedali che accudiscono con professionalità le persone malate.
I dipendenti pubblici, nella stragrande maggioranza fanno il loro dovere. Invece Lei è così certo che molti suoi colleghi facciano altrettanto? Viste le assenze dalle stanze del Palazzo e ovviamente l’enorme diversità di emolumenti percepiti?
Noi pensiamo di NO, non fanno al meglio il loro dovere. Eppure stanno lì, godono di una incredibile impunità e persino dell’immunità se fanno qualche peccatuccio, e non di gola…
Si occupi di loro, non sono poi moltissimi, ma viste le prevedibili resistenze avrà il suo bel da fare e sono certa che avrà poco tempo per dedicarsi anche ai figli dei dipendenti pubblici. Buon lavoro.
Milano, 12.1.2009
Teresa Palese (foto)
Responsabile Uil Pubblica amministrazione di Milano

martedì 13 gennaio 2009

IUniScuola.Permessi per il diritto allo studio (150 ore)

In data 12 gennaio 2009 l'USP di Milano ha disposto la pubblicazione degli elenchi provvisori del personale docente, educativo ed ATA in servizio presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Provincia di Milano, ammesso a fruire nell'anno solare 2009 dei permessi straordinari retribuiti per il diritto allo studio (150 ore), previsti dall’art. 3 del D.P.R. n. 395/88.
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http://www.milano.istruzione.lombardia.it/comunic_09/cprot234_09.html