venerdì 28 novembre 2008

IUniScuola :10 dicembre 2008 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani





>>> Diamo voce ai diritti umani


Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo dei rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;



L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.

2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29
1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati

IUniScuola:Genitori contro il dimensionamento



28/11/2008
VICO EQUENSE- GENITORI CONTRO IL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO


Vico Equense - Sala consiliare piena di genitori e docenti, molti dei quali sono giunti nonostante il brutto tempo dalle frazioni collinari di Ticciano, Arola e Montechiaro, per reclamare la sospensione della delibera n. 223 del 31 ottobre 2008 avente ad oggetto il dimensionamento scolastico. Le istituzioni scolastiche cittadine dell´infanzia, primaria e secondaria di primo grado (ex asilo, elementare e media) saranno profondamente ristrutturate dal punto di vista organizzativo logistico e dirigenziale. Fermamente contrari docenti e genitori che hanno raccolto 1600 firme e in una petizione inviata al Sindaco sostengono la sospensione della delibera di Giunta e di ogni altro atto deliberativo riguardante il dimensionamento delle istituzioni scolastiche ed eventuali accorpamenti o soppressioni di plessi presenti sul territorio e l´attivazione di un tavolo di studio e confronto per la migliore organizzazione del servizio scolastico. Per acquisire e mantenere l´autonomia scolastica tutte le scuole devono avere una popolazione scolastica compresa tra 500 e 900 alunni nell´ultimo quinquennio (parametri ordinari previsti dal DPR n. 233/98). La maggioranza propone la costituzione di due Istituzioni Scolastiche Autonome Comprensivi una per la zona montana e collinare e una per la zona costiera e mezza costa invece dei quattro esistenti; superamento delle cosiddette pluriclassi dannose per un corretto adattamento sociale del bambino; superamento dei piccoli plessi con indici di popolazione scolastica di poche decine di alunni; accorpamento degli alunni in realtà più grandi e con servizi migliori assicurando loro adeguato trasporto; aumento delle risorse pubbliche impegnate per i plessi rimanenti con reimpiego delle economie finalizzato ad un miglioramento della offerta scolastica sul territorio; incremento dell´azione amministrativa per la costruzione di nuove strutture peraltro già in fase avanzata e molte cantierate. Sulla vicenda si è aperto un duro scontro tra l´amministrazione e i genitori

Fonte Vico Equense News

Lombardia: presentato piano triennale per la casa

Una buona notizia da IUniScuola:
Stanziati 561 milioni per bonus prima casa e sostegno agli affitti



Sono tanti e volutamente diversi gli strumenti che la Regione Lombardia ha messo in campo per affrontare la “questione casa” nelle sue diverse sfaccettature e che l’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha presentato nei giorni scorsi a Brescia, illustrando i contenuti del convegno “I costi dell’edilizia popolare e il sostegno per l’accesso alla casa privata”, in programma per venerdì 28 novembre.

“Oggi - ha spiegato Scotti - la nostra attenzione non è diretta esclusivamente alle famiglie meno abbienti ma anche ad altre tipologie di soggetti come studenti universitari, ricercatori, lavoratori che per ragioni di lavoro e di mobilità cercano una sistemazione temporanea più o meno breve in Lombardia e che quotidianamente si ritrovano a dover affrontare non poche difficoltà, contribuendo così all’innalzamento dei prezzi del libero mercato immobiliare”.

Proprio per rispondere a questa variegata richiesta, l’assessorato alla Casa ha predisposto il Piano triennale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (Prerp 2007-2009) che è stato finanziato con 561 milioni di euro e che è in pieno corso di attuazione.

“Il programma - ha detto Scotti - si propone di applicare il principio di sussidarietà come metodo e quello della responsabilità come strumento, ovvero integriamo le risorse finanziarie pubbliche e private per realizzare più interventi in grado di soddisfare le molteplici esigenze presenti”. Il programma prevede poi l’attuazione di ulteriori Programmi di Riqualificazione Urbana e sociale attraverso i Contratti di Quartiere e gli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) per la realizzazione di case a canone sociale e moderato e di case per la locazione temporanea.


Contributo acquisto Prima Casa (80 milioni)
Degli 80 milioni totali, 40 vanno sul bando 2008 che è caratterizzato da importanti novità rispetto ai precedenti. Il limite di reddito Isee per richiedere il contributo è stato alzato da 25.000 a 30.000 euro e il finanziamento erogabile passa da 5.000 a 6.000 euro. L’importante novità del bando è che il contributo rivolto a tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale n. 23 del 1999, quindi non più solo alle “giovani coppie” (cioè quelle sposate tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda) ma anche a gestanti sole, genitori soli con uno o più figli minori a carico e nuclei famigliari con almeno tre figli.

Per poter accedere ai contributi, sarà necessario per tutti aver rogitato tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009. Il valore dell’alloggio acquistato dovrà essere tra 25.000 e 200.000 euro e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Dei 40 milioni di euro, 25 vanno alle “giovani coppie” e 15 alle altre tipologie di famiglie. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso i Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) convenzionati con la Regione Lombardia entro il primo dicembre 2008.

La Regione Lombardia dal 2001, anno in cui è stato istituito il contributo per l'acquisto della prima casa, ha già stanziato oltre 217 milioni di euro che hanno aiutato 25.643 famiglie.

Fondo Sostegno Affitti (170 milioni in cofinanziamento)
Per l’anno 2008 a disposizione ci sono 52 milioni di euro che saranno erogati agli affittuari a seconda della loro reale situazione economica calcolata con il metodo Isee/fsa. Dal 2001, la Regione Lombardia ha cofinanziato per un totale di quasi 500 milioni di euro questo importante strumento di sussidio alla locazione.

Programma di Riqualificazione Urbana - PRU (60 milioni per 1.000 nuovi alloggi)
Tramite questo intervento da 60 milioni di euro cofinanziato dal Ministero per le Infrastrutture si prevede che possano essere realizzati circa 1.000 nuovi alloggi da dare in locazione a canone sostenibile, vale a dire sociale, moderato e convenzionato, a chi ha un reddito, calcolato con il metodo Isee/Erp non superiore a 30.000 euro e in locazione temporanea a studenti con reddito Isee/Erp fino a 40.000 euro.

A disposizione dei Comuni lombardi interessati alla riqualificazione del proprio territorio mediante costruzione ex novo o riqualificazione del patrimonio, ci sono circa 53 milioni di euro. I Comuni stessi poi sono chiamati a compartecipare con una cifra almeno del 14% del totale. Il finanziamento massimo erogabile per ciascuna proposta è di 10.000.000 di euro. Va anche ricordato che il 20% della cifra a disposizione è riservata alle proposte presentate dai Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.

Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale - AQST (181 milioni per 164 interventi
Sono oltre 181 i milioni di euro che la Giunta regionale della Lombardia ha messo a disposizione dei Comuni lombardi per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica per finanziare 164 interventi in tutta la regione. Gli accordi, permetteranno di mettere a disposizione 2.738 alloggi: 567 saranno ristrutturati, 2.021 costruiti ex novo e gli altri 150 acquisiti. Dei 2.738, 1.814 saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14.000 euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq.)

Contratti di Quartiere (67 milioni)
Dopo la positiva esperienza della prima edizione che ha permesso di sistemare 22 quartieri in Lombardia, è iniziato l’iter che porterà alla riqualificazione di altre zone della Lombardia.

Altri interventi previsti dal PRERP
I rimanenti fondi serviranno ad incrementare altri tipi di intervento come, ad esempio, l’incremento dei servizi abitativi a canone convenzionato, l’acquisto di alcune aree e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Fonte edilportale
Per saperne di più, clicca>>> regione lombardia

giovedì 27 novembre 2008

IUniScuola.Incontro tecnico con il ministro Gelmini


Scuola/ Assessori regionali: servono fondi straordinari edilizia/ APCOM



"Dopo mesi in cui le regioni sollecitavano un incontro con il ministro Gelmini, giovedì 27 novembre, gli assessori regionali hanno finalmente ricevuto udienza. L'incontro è stato occasione per parlare, oltre che del piano programmatico sulla scuola, in particolare della riforma che riguarderà le scuole superiori, anche della sicurezza degli edifici scolastici". Lo si legge in una nota della Regione Piemonte nella quale si precisa che la soluzione, "condivisa da tutti gli assessori regionali", sta nello stanziamento di "Fondi straordinari per l'edilizia scolastica" anche attraverso il finanziamento di mutui finalizzati alla messa a norma, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di scuole e che, in analogia con il Patto per la sicurezza del triennio 2007/2009, preveda la compartecipazione dello Stato, delle stesse Regioni e degli enti locali.

Dal 2000 al 2008, la nostra regione - ha ribadito l'assessore piemontese Pentenero - ha destinato all'edilizia scolastica oltre 160 milioni di euro, oltre ai 5 milioni ricevuti dallo Stato dal 2003 ad oggi, ed interamente spesi per la messa in sicurezza di edifici in zone a rischio sismico". Durante l'incontro è stata inoltre manifestata la volontà delle Regioni di attuare tavoli di confronto con il ministero per affrontare in modo più approfondito le specificità di ogni singola realtà locale, quattro per il momento i temi individuati e calendarizzati: l'applicazione della riforma del Titolo V della Costituzione e l'effettivo trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni in materia di istruzione; il Piano di Dimensionamento scolastico; la riorganizzazione del personale e l'edilizia scolastica.

Più controversa è stata invece la discussione sulla riforma della scuola superiore: "Abbiamo chiesto al ministro - riferisce Pentenero - la proroga di un anno all'entrata in vigore dei cambiamenti previsti per l'istruzione tecnica in programma già per settembre 2009". Contrario il parere del Governo che invece ha confermato l'avvio della riforma in autunno e per l'anno successivo quella dei licei e della formazione professionale. "Avviare in modo frammentario e poco chiaro il progetto di riforma della scuola superiore - conclude l'assessore - senza un dovuto confronto con i rappresentanti del mondo della scuola e gli enti locali, mette a rischio l'unitarietà dell'intero sistema scolastico, ma soprattutto può generare una nuova stagione di confusione e di disorientamento nella scuola e nelle famiglie".

mercoledì 26 novembre 2008

IUniScuola:Una sola istituzione scolastica a Guglionesi




Dall'asilo al liceo, una scuola sola: "Così ci si salva dalla Gelmini"
Il percorso intrapreso dal Comune e dalle scuole di Guglionesi contro il rischio di abbinamento dell'Istituto Magistrale con realtà didattiche di altri centri, secondo le direttive di razionalizzazione del ministro Gelmini. Con l'istituto policomprensivo verticale dal prossimo anno scolastico materne, elementari, medie e superiori del paese avranno un unico preside. «Abbiamo salvaguardato il patrimonio culturale - spiega il professor Paolo Di Pietro, dirigente scolastico del Liceo Pedagogico "D. Pace" - e non importa se questo comporterà il rischio di un mio sacrificio dal punto di vista professionale».

Un unico polo scolastico in paese, nato dalla fusione di materne, elementari, medie e Liceo Pedagogico, con un solo preside: la novità si concretizzerà a partire dall'anno scolastico 2009 - 2010.

Così Guglionesi ha evitato il grosso rischio di accorpamento con le realtà didattiche di altri centri, rispondendo alle direttive del governo nazionale sul dimensionamento. In ballo c’era il pericolo della perdita dell’identità del Magistrale “Pace”, istituto vivo e di richiamo, considerando che è l’unico esistente per quanto riguarda l’offerta formativa nel territorio bassomolisano. Sarebbe stata questa una inevitabile conseguenza dell’abbinamento con altre istituzioni della zona, come il Liceo Classico Perrotta di Termoli. Guglionesi, come gli altri comuni della Provincia, ha formulato la sua proposta per il dimensionamento scolastico percorrendo la strada dell’istituto policomprensivo verticale, l'unico insieme a Santa Croce di Magliano.

L'intero piano è stato approvato a maggioranza dall’assemblea dei sindaci dei Comuni della Provincia e dalla Giunta capitanata dal presidente Nicola D'Ascanio dopo 3 conferenze di servizi. Dovrà passare in seconda battuta al vaglio del Consiglio regionale, che dovrà pronunciarsi entro il 31 dicembre, secondo le direttive del governo centrale. E’ stato proprio il nuovo ministro Mariastella Gelmini a sollecitare il processo di razionalizzazione in tutto il territorio nazionale. E’ uno dei punti del decreto tanto avversato che è in fase di conversione in legge.

La riforma, nell’ottica dei tagli per evitare gli sprechi, ha imposto il rispetto dei parametri già fissati nella vecchia normativa del 1998, che dettava una riduzione di istituzioni scolastiche sottodimensionate, disponendo l'aggregazione con altre sedi per le elementari e le medie con un numero di alunni inferiore ai 500, e per le superiori con meno di 300 studenti. Guglionesi ha fatto da esempio e proprio per scongiurare il rischio di accorpamento del Magistrale con scuole di altri centri ha costituito il polo comprensivo verticale.

Che vuol dire verticale? Vuol dire un’unica istituzione scolastica con tutti i gradi di istruzione, quindi dalle materne alle superiori. A questa ipotesi si sono opposti altri comuni della Provincia, e solo Santa Croce di Magliano ha seguito la stessa strada di Guglionesi. Un sacrificio comunque sarà compiuto: sarà soppressa una presidenza. Nonostante questo grosso rischio, è stato proprio il dirigente scolastico del Liceo Pedagogico di Guglionesi il promotore della proposta, in collaborazione con l'amministrazione. «Mi sono posto di fronte al problema scuola, partendo dall’idea che questa è una bella realtà – spiega il professore Paolo Di Pietro, che proprio a inizio dell’anno scolastico si è insediato come preside – c’è un ottimo clima di lavoro, ed è un istituto piuttosto in crescita, abbiamo tre prime, una situazione incoraggiante, il nostro patrimonio è molto vivo. Il Liceo ha una collocazione molto precisa nel territorio. Se questa scuola fosse stata aggregata a qualche altro istituto superiore, Guglionesi avrebbe trovato una forte difficoltà a mantenere la sua autonomia. Non voglio che il mio sia l'ultimo nome di dirigente». Il Magistrale ha 231 iscritti. Gli alunni del Comprensivo sono 519, quindi il polo verticale avrà complessivamente 750 allievi. Tra l’altro sta per aprire i battenti una sezione primavera, con 31 alunni.

«Con questa scelta Guglionesi ha chiuso per sempre le porte a qualsiasi pericolo di razionalizzazione – aggiungono il sindaco Leo Antonacci e il vice Antonio Lucarelli – per noi la soluzione è ottimale, considerando anche che per esempio le allieve del Magistrale già svolgono tirocinio alle nostre elementari. Saremo una realtà molto forte, tra le prime dieci della Provincia per numero di studenti. Il percorso intrapreso è il frutto di un dialogo tra i vari livelli istituzionali, dalla Giunta ai gruppi consiliari. Quando c’è concertazione si fa sempre un ottimo lavoro. E i dirigenti dell'Istituto comprensivo già esistente e del Liceo Pedagogico hanno dimostrato un alto senso di responsabilità, perché entrambi sanno che uno di loro dovrà rinunciare alla sede di Guglionesi per trasferirsi altrove». Chi dovrà lasciare l'incarico, lo deciderà la direzione scolastica regionale. (CM)

martedì 25 novembre 2008

Donofrio di IUniScuola:"Ritornare al contratto di lavoro indeterminato"




L'Europa dai capelli brizzolati
"Un europa sempre più brizzolata ci attende"
Le nascite sono sempre più in calo mentre i costi per le pensioni e l'assistenza sanitaria in aumento. Nel 2050 l'età media della popolazione europea sarà di 49 anni contro i 39 di oggi.Rischiamo di trovarci di fronte ad un vuoto generazionale dalle conseguenze incalcolabili sul mercato del lavoro, sulla spesa sanitaria e sui sistemi di protezione sociale. Il deputato Gabriele Stauner (PPE-DE) lancia l'allarme

Per reagire all'invecchiamento della popolazione, il Parlamento, il 20 novembre scorso, ha votato la relazione di Gabriele Stauner sul futuro dei regimi previdenziali e pensionistici. Tra le soluzioni proposte: innalzare l'età pensionabile, ricorrere a sistemi pensionistici complementari e limitare le imposte sul lavoro.

Elisir di giovinezza

Tra 40 anni un lavoratore su quattro avrà più di 60 anni. L'Europa spenderà 27.2% del suo PIL nella protezione sociale. Le spese per l'assistenza sanitaria aumenteranno del 2%.
Statistiche alla mano, Gabriele Stauner, deputato e membro della commissione parlamentare Occupazione e Affari sociali (EMPL) ha tirato le somme sul futuro sviluppo demografico dell'Europa. Conclusione: un' Europa dai capelli brizzolati.

L'Onorevole Stauner nella sua relazione ha proposto varie soluzioni per far fronte all'inesorabile invecchiamento del nostro continente. Partendo da un dato di fatto, e cioè che la vita media degli europei si è allungata e migliorata qualitativamente, l'eurodeputato ha proposto di incoraggiare le persone a lavorare anche oltre l'età pensionabile.

Tra le altre soluzioni c'é quella, fondamentale, di investire ancora di più sui giovani. Questa categoria della popolazione dovrebbe avere più facilmente acceso al mercato del lavoro, sia attraverso la formazione sia attraverso misure economiche e sociali appropriate. Allo stato attuale, a parte la Svezia, non esistono in Europa misure sociali tali da permettere a studenti che sono, per esempio, anche giovani genitori, di lavorare, studiare e sovvenire ai bisogni familiari.

L'eurodeputato insiste inoltre sull'importanza di ritornare al contratto di lavoro indeterminato, come forma di contratto principale, per "garantire il rispetto dei diritti fondamentali come quello di avere un lavoro stabile".

Per finire, Stauner ha sottolineato l'importanza che avrà l'immigrazione legale nei prossimi decenni. Per far fronte al deficit demografico cui stiamo andando incontro, fare appello a questa risorsa potrebbe essere probabilmente una delle soluzioni "alla vecchiaia" del nostro continente.

IUniScuola.SCUOLA: ANCI, CON NUOVE NORME MOLTI ISTITUTI A RISCHIO


(AGI) - Cagliari, 25 nov. - L’Anci Sardegna teme che molte scuole dell’isola possano chiudere a causa della normativa nazionale sul dimensionamento scolastico e cerca di garantire la presenza di un istituto in ciascun comune. E’ questo l’obiettivo prioritario indicato durante l’assemblea regionale dei sindaci che, oggi a Cagliari, e’ stata aperta dal presidente dell’associazione Tore Cherchi, affiancato dal responsabile dper il settore Scuola Carlo Melis. ” Puntiamo a mantenere la presenza di un’istituzione scolastica in ogni Comune sardo”, ha detto Melis di fronte a una platea di oltre 90 amministratori locali provenienti da tutta l’isola. “Per raggiungere lo scopo”, ha proseguito, “chiediamo che i parametri nazionali vengano resi piu’ duttili e si definiscano parametri regionali specifici”. Il decreto 154/08 determina le modalita’ e i termini per il dimensionamento della rete scolastica per il 2009/2010 dedicando un articolo alla riduzione delle istituzioni scolastiche autonome sottodimensionate. “Dal quadro che emerge secondo un’indagine svolta dall’Anci”, ha spiegato Cherchi, “e’ a rischio la presenza di una scuola in molti comuni sardi”.

Sulla questione e’ attivo un tavolo a cui partecipano, oltre ai rappresentanti dell’associazione dei sindaci sardi, l’assessore regionale all’Istruzione, i sindacati e la Direzione scolastica per cercare di trovare una via d’uscita al problema”. Importante per Melis, e’ favorire in questo momento delicato l’incontro tra i sindaci di uno stesso territorio per affrontare la questione in comune e per far fronte alle circa 700 classi formate da meno di dieci alunni che nell’isola risultano sottodimensionate. L’obiettivo, in questo caso, e’ una dislocazione razionale delle scuole per assicurare, potenziando il sistema dei trasporti, a ogni paese la presenza di un’istituzione scolastica di grado differente. Il tavolo regionale, secondo quanto riferito in assemblea, sta portando a termine il lavoro di esame della situazione, mentre la riunione di oggi ha lo scopo di raccogliere le testimonianze degli amministratori locali sul tema della scuola. (AGI)

IUniScuola : MOBBING AND BOSSING


MANDURIA: MOBBING A SCUOLA, PRESIDE A GIUDIZIO

L'EX PRESIDE DEL LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO DI MANDURIA E' STATO RINVIATO A GIUDIZIO DAL GUP DEL TRIBUNALE DI TARANTO, VALERIA INGENITO, CON L'ACCUSA DI MALTRATTAMENTI SUL POSTO DI LAVORO E LESIONI COLPOSE E VOLONTARIE NEI CONFRONTI DI UNA DOCENTE DEL SUO ISTITUTO.
LA PRESUNTA VITTIMA, ALLA QUALE E' STATA ANCHE DIAGNOSTICATA UNA SINDROME DEPRESSIVA POST-TRAUMATICA DA STRESS, SI E' COSTITUITA PARTE CIVILE E HA CHIESTO UN RISARCIMENTO DI 250.000 EURO.
SECONDO L'ACCUSA L'EX PRESIDE AVREBBE MOBBIZZATO LA DOCENTE CON ATTEGGIAMENTI SPREZZANTI, INSULTANDOLA PIU' VOLTE.
IN UNA CIRCOSTANZA, IL DIRIGENTE SCOLASTICO AVREBBE SPINTONATO LA DOCENTE CONTRO UNA PORTA, PROCURANDOLE LESIONI AD UNA SPALLA E AL TORACE.
IL PROCESSO AVRA' INIZIO IL 3 MARZO.
Fonte Telenorba
Notizia Inviata da vertenze@iuniscuola.it

lunedì 24 novembre 2008

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IUniScuola.Il rapporto 2008 di Lega ambiente sulla sicurezza nelle scuole




CLICCA QUI
>>> Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IUniScuola.Il rapporto 2008 di Lega ambiente sulla sicurezza nelle scuole

UOMINI E BELVE IN CECENIA (E NON SOLO)

UOMINI E BELVE IN CECENIA (E NON SOLO)



Le guerre, le ingiustizie, la burocrazia italiana che ci fa imbarazzare. Luca Leone nel suo libro racconta i drammi dell’est Europa e dell’Africa. Fa luce sulle belve che scandiscono la vita di molti popoli del mondo. E quanti fuggono finiscono per scontrarsi con la nostra ottusa burocrazia, con la nostra incapacità di essere un paese capace di dare asilo.
Annaviva è lieta di presentare a Milano questo libro che racconta quel che accade nel mondo, quel che la nostra diplomazia mette sotto il tappeto.
Luca Leone e Andrea Riscassi parlano di “Uomini e belve”. Sperando che per una volta vincano gli uomini (nel senso di esseri umani).

GIOVEDI’ 11 DICEMBRE ORE 20.30
ARCI – LATO B
Piazza XXIV MAGGIO, 2
MILANO


Annaviva è un’associazione nata per ricordare Anna Politkovskaja. Appoggia le iniziative per la diffusione, lo sviluppo e la tutela della democrazia e dei diritti umani nell’ex spazio sovietico.

www.annaviva.com

NUOVO APPELLO PER IL PROCESSO CHE SI STA TENENDO A MOSCA.

PRESIDENTE PUTIN, PRESIDENTE MEDVEDEV, CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER ANNA POLITKOVSKAJA



Sono passati due anni da che Anna Politkovskaja, la più grande e importante giornalista russa è stata uccisa. Da poco è iniziato un processo per questo vile assassinio.

Dato che in Russia nulla accade senza il vostro consenso, vi chiediamo di intercedere presso il giudice Evgenij Zubov, cui inopinatamente è stato affidato questo processo per il quale ci auguriamo siate preoccupati quanto noi.

Vi chiediamo quindi di chiedere al giudice che il processo (già assurdamente affidato a un tribunale militare) NON sia a porte chiuse, visto che ciò contrasta anche con la vostra Costituzione e col buon senso.

Vi chiediamo, inoltre, di sollecitare le vostre efficienti forze di polizia perché assicurino alla giustizia non solo i fiancheggiatori del presunto omicida, ma anche quello che dovrebbe essere l’esecutore materiale dell’assassinio di Anna Politkovskaja.

Vi chiediamo infine di sollecitare i vostri (storicamente) efficienti servizi segreti perché individuino il mandante dell’omicidio della grande giornalista.

Un paese come il vostro che fa parte del Consiglio d’Europa, dell’OSCE, del G8, del G20 non può permettere che un assurdo e vigliacco assassinio come è stato quello di Anna Politkovskaja rimanga impunito.

Noi, cittadini del mondo, chiediamo giustizia per Anna Politkovskaja.

PER ADERIRE : justiceforannapolitkovskaja@gmail.com

domenica 23 novembre 2008

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IN DUEMILA A JOAHHNESBURG PER L'ULTIMO SALUTO A MIRIAM MAKEBA

Blog di Dino Dono PER UN FEDERALISMO SCOLASTICO CHE UNISCE ITALIA: IN DUEMILA A JOAHHNESBURG PER L'ULTIMO SALUTO A MIRIAM MAKEBA

Caro Walter, io me ne vado


Caro Walter, ti scrivo perché ho deciso di dimettermi dalla Direzione nazionale del Partito democratico. Una scelta non facile che nasce dall’esperienza di quest’ultimo anno e dai dubbi crescenti sulla capacità del Pd di proporsi come forza riformista e innovativa, come aveva annunciato di voler fare un anno fa.

Il Pd aveva un’obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizioni ambigue su importanti temi etici e valoriali, alla gestione di processi politici locali e nazionali, ma soprattutto alle posizioni in quegli ambiti più cruciali per la crescita del Paese: istruzione, ricerca e innovazione. Era su questi temi che coltivavo le aspettative maggiori verso il Pd. Ero stata molto delusa dalle politiche del Governo Prodi, ma speravo che con il Pd si aprisse una stagione nuova, fatta di elaborazione di idee e proposte significative. Di fronte alle posizioni del Pd su questi fronti non posso che essere sconcertata. Non ho visto nessuna proposta incisiva, se non “andare contro” la Gelmini. Peraltro tra tutti gli argomenti che si potevano scegliere per incalzare il ministro sono stati scelti i più scontati e deboli. Il mantenimento dei maestri, le proteste contro i tagli, la retorica del precariato, tutte cose che perpetuano l’immagine della scuola come strumento occupazionale. È questa la linea nuova e riformista del Pd? Cavalcare l’Onda non basta. Serve una proposta davvero nuova, che ribalti le attuali logiche di funzionamento della scuola anziché difenderle. Ma non ho visto niente di tutto questo.
La mia delusione è tanto più forte quando penso alla propaganda fatta un anno fa riguardo all’apertura a idee nuove, quando penso alle molte persone provenienti da ambiti professionali qualificati che si erano avvicinate al progetto del Pd e che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione. Che fine hanno fatto queste persone? Quali nuove modalità di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito? Io stessa, che ero stata contattata (così mi era stato detto) per le mie competenze “tecniche”, in un anno di vita del Pd non sono stata consultata mai nemmeno per un parere. Questa emarginazione non ha certo offeso né me né, credo, le altre persone già molto impegnate fuori dalla politica. Mi chiedo però come mai, un anno fa, ci era stata chiesta una collaborazione con tanto apparente entusiasmo quando evidentemente di questa collaborazione non c’era bisogno. Mi chiedo se era necessario fare tanto rumore sul ricambio generazionale quando basta guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non è cambiato niente.
Inneggiare al cambiamento, all’idea di una società e di una politica nuove serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee. Sartre diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su ciò che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilità. Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilità delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilità di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di dimettermi.
Irene Tinagli
Irene Tinagli insegna alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Allieva di Richard Florida, è esperta di politiche pubbliche per l'innovazione, la creatività e lo sviluppo economico. Lavora come consulente per il Dipartimento Affari Economici e Sociali dell'Onu e per la Commissione europea. Il suo ultimo libro è “Talento da svendere” (Einaudi 2008).

Fonte Il Riformista - Italy