giovedì 30 gennaio 2020

La Rivoluzione Verde di Milano: ora Sala annuncia lo stop alle caldaie a gasolio



Il sindaco Beppe Sala continua a investire sulle politiche ambientali e questa volta lo fa annunciando che a Milano saranno dichiarate fuorilegge le caldaie a gasolio



La “Rivoluzione Verde” di Milano, ormai, è avviata. Il sindaco Beppe Sala continua a investire sulle politiche ambientali e questa volta lo fa annunciando che a Milano, a partire dall’inverno 2023, saranno dichiarate fuorilegge le caldaie a gasolio.
Una grande novità, dunque, per la città che, con Torino, si è appena aggiudicata la maglia nera di Legambiente come più inquinata d’Europa. L’inquinamento costa all’Europa 1500 miliardi di euro l’anno: una fotografia allarmante quella scattata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Le misure anti-smog a Milano

A Milano in principio fu l’area C. Ma poi sono arrivate altre azioni anti-inquinamento per tentare di dare una risposta concreta al cambiamento climatico: le diverse misure anti-smog come il blocco del traffico, le domeniche a piedi, l’abbassamento del riscaldamento nelle case, la distribuzione delle borracce in alluminio a scuola in sostituzione delle bottigliette di plastica, il divieto di fumo all’aperto che arriverà nel 2030.
Dal 28 gennaio sono attive le misure anti-smog come il blocco del traffico a Milano e in altre province della Lombardia, che vengono lanciate quando, per cinque giorni consecutivi, si superano i livelli di polveri sottili considerate “di soglia”, ovvero 50 microgrammi per metro cubo.

Blocco del traffico

Da oggi, giovedì 30 gennaio, sono state revocate le misure temporanee anti-smog di primo livello nei comuni con più di 30mila abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Como e Varese. Restano attive invece nelle province di Milano, Monza, Lodi, Pavia, Bergamo, Cremona e Mantova.
La limitazione del traffico riguarda i veicoli diesel in città, fino a Euro 4, ma anche l’obbligo di spegnere i motori in sosta semaforica, la riduzione di un grado delle temperature in casa, il divieto di spandere liquami zootecnici nei campi agricoli e il divieto di accendere fuochi all’aperto di qualunque tipo.

Stop alle caldaie a gasolio

Oggi, arriva la notizia che il sindaco Sala vuole mettere uno stop anche alle caldaie a gasolio. “Non è una misura ideologica, ma una misura che parte dalle analisi sull’inquinamento” ha detto Sala a margine della presentazione alla Triennale di Milano del libro di Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, “Assedio all’Occidente”.
“La prossima cosa che proporrò da assessore alla Transizione ambientale, più che da sindaco, in giunta e all’interno del Piano dell’aria che porteremo in Consiglio comunale è di dichiarare fuorilegge le caldaie a gasolio dall’inverno del 2023” ha detto. In altre parole, ci saranno tre anni di tempo per intervenire e la misura riguarderà sia il privato che il pubblico.
Sala ha voluto sottolineare come l’inquinamento da caldaie a gasolio sia ormai “qualcosa di totalmente accertato da tutte le analisi”. A Milano c’è uno “zoccolo duro” di circa 1500 condomini che non vogliono cambiare la caldaia. “Per cui di fatto è necessario intervenire con una regolamentazione”.

Quali aiuti ci saranno

Ma Sala specifica che il Comune vuole essere parte attiva di questo cambiamento: “Non voglio solo regolamentare ma anche supportare”, per cui chiamerà già da settimana prossima gli amministratori condominiali per capire “cosa si può fare” e “risentirò il Governo per capire se i finanziamenti possono essere diversi, rifletterò a livello di Giunta per capire se possiamo fare di più, ma questo è uno degli elementi fortemente inquinanti”.
Riguardo alla situazione del Comune stesso, il sindaco ha chiarito che possiede ancora “non molte” caldaie a gasolio, solo “alcune decine”, che appartengono perlopiù a scuole e edilizia pubblica. “Ho fatto fare una verifica e lo possiamo fare: affretteremo alcuni percorsi, ma è chiaro che se non diamo l’esempio noi, poi ha ragione chi non farà una cosa così. Ma noi lo faremo”.

Il 2 febbraio torna la domenica a piedi

Intanto Milano si prepara alla domenica a piedi del 2 febbraio, con il blocco del traffico dalle 10 alle 18. Il sindaco rassicura che “cercheremo di favorire anche l’afflusso al Meazza, per quelli che vengono da fuori Milano. Questo è l’unico elemento di novità, per il resto sono le caratteristiche standard, come si fanno nei blocchi”.
Ma non piace a tutti la domenica ecologica di Sala. “Conteniamo i danni provocati da un provvedimento inutile. Se il Comune vuole lanciare un segnale, estenda eccezionalmente Area B al prossimo weekend” replica Aci Milano.
“Lo ribadiamo: lo smog va combattuto a 360 gradi, con interventi strutturali che incidano su settori fondamentali come il riscaldamento degli edifici. Non serve accanirsi contro gli automobilisti, lo dimostrano i valori dell’aria di questi giorni. Ed è assurdo accanirsi contro i cittadini che di tasca propria hanno contribuito al miglioramento della qualità ambientale acquistando veicoli di nuova generazione che inquinano pochissimo”, sottolinea il presidente Geronimo La Russa.
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mercoledì 29 gennaio 2020

Sondaggi politici, i primi dati dopo le Regionali: lo scenario

Chi sale e chi scende dopo le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria. La crisi del M5s e la leadership di Salvini

Nei primi sondaggi politici diffusi dopo il voto per le elezioni Regionali emergono i nuovi equilibri politici nei partiti della maggioranza e dell’opposizione. In particolare, appare chiara la crisi del Movimento 5 stelle e l’ascesa di Fratelli d’Italia.
Secondo il sondaggio realizzato da Ixé e diffuso da “Cartabianca” su Raitre, la Lega di Matteo Salvini resta il primo partito. Con una perdita di mezzo punto, il Carroccio è ora al 28,2% rispetto al 28,7% dell’ultima rilevazione.
Il Partito Democratico ha guadagnato invece appena lo 0,1% rispetto alla settimana precedente, tornando al 20%.
Il Movimento 5 stelle appare in discesa dello 0,2%, attestandosi al 15,9%. Era al 16,1% la settimana scorsa.
A guadagnare consensi è Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che sale dello 0,7% in una settimana e tocca quota 12%.
Per quanto riguarda Forza Italia, la perdita è di mezzo punto, con il 6,9% dei consensi rispetto al 7,3% della precedente rilevazione.
Si registra un calo anche per Italia Viva, con il 3,6% delle preferenze.

Sondaggi, gli effetti delle ultime Regionali

Stando ai dati dell’ultimo sondaggio Ipsos riportato nel corso della trasmissione “DiMartedì” su La7, la sconfitta di Matteo Salvini in Emilia Romagna per il 47% degli intervistati è “normale” e “non incide sulla  leadership”.
Il 40%, tuttavia, considera la mancata vittoria un “secondo colpo alla sua leadership, dopo la scelta di abbandonare il governo con il M5s finendo all’opposizione”.
Per quanto riguarda la situazione critica del Movimento 5 stelle, per il 54% degli intervistati il M5s “ha dimostrato di essere finito”, mentre per il 42% si trova in “un periodo di crisi, ma potrebbe riprendere presto molti dei suoi consensi”.
VIRGILIO NOTIZIE | 29-01-2020 10:06
Elezioni regionali, Emilia Romagna e Calabria: le reazioniFonte foto: Ansa
Elezioni regionali, Emilia Romagna e Calabria: le reazioni

lunedì 27 gennaio 2020

Elezioni regionali, risultati: chi ha vinto in Emilia e Calabria



I risultati in tempo reale delle Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna e in Calabria: davanti, rispettivamente, Bonaccini e Santelli
Regionali, Zingaretti: "Immenso grazie alle Sardine per scossa democratica"
Regionali, Zingaretti: "Immenso grazie alle Sardine per scossa democratica"
Finisce in parità la sfida elettorale alle Elezioni Regionali 2020. Il centrosinistra si conferma alla guida dell’Emilia Romagna, con la vittoria del governatore uscente Stefano Bonaccini nel confronto diretto con la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. In Calabria, invece, netta vittoria della candidata del centrodestra Jole Santelli, davanti a Pippo Callipo del centrosinistra.
Risultati Elezioni Regionali 2020 Emilia Romagna
Ore 8.25 – In Emilia Romagna l’affluenza alle Elezioni Regionali 2020 è stata pari al 67,5%. In questo momento, quando sono state scrutinate 4484 sezioni su 4520, è in consolidato vantaggio il governatore uscente Stefano Bonaccini (centrosinistra) col 51,41%, davanti a Lucia Borgonzoni (centrodestra) col 43,65%.
Qui i dati per elezione del presidente, voto di lista e seggi nel consiglio regionale in Emilia Romagna: RISULTATI COMPLETI EMILIA ROMAGNA
Risultati Elezioni Regionali 2020 Calabria
Ore 8.25 – In Calabria l’affluenza alle Elezioni Regionali 2020 è stata del 44,32%. Al momento attuale, quando sono state scrutinate 2.136 sezioni su 2420, risulta in netto vantaggio con il 55,69% Jole Santelli, candidata del centrodestra, davanti a Pippo Callipo (centrosinistra) con il 30,22%.
Qui i dati per elezione del presidente, voto di lista e seggi nel consiglio regionale in Calabria: RISULTATI COMPLETI CALABRIA
Regionali 2020, i commenti dei protagonisti
Come riporta ‘Ansa’, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, parlando fuori dal Nazareno, ha detto: “I dati che stanno emergendo confermano per fortuna una grande vitalità dell’elettorato che ha partecipato in massa. Un immenso grazie al movimento delle sardine. Oggi Salvini ha perso le elezioni. Il governo esce rafforzato e deve andare avanti con meno litigi e più concretezza”.
Ancora Zingaretti: “Si sta tornando a un sistema bipolare tra due grandi campi che si contendono la leadership e lo fanno su scelte politiche alternative, quindi credo che questo travaglio del M5S avrà e sta avendo una discussione. Spero che sempre di più di questo elemento si prenda atto, come in Calabria e in Emilia Romagna, si scelga tra i due principali contendenti. Il Movimento si troverà di fronte a questo dilemma, ma lo dico da alleato e non da avversario”.
Stefano Bonaccini, nel suo intervento al comitato elettorale di Casalecchio di Reno, ha detto: “Speriamo che l’Italia in futuro assomigli un po’ di più all’Emilia-Romagna”. E poi: “Se gli vai a dire che la devi liberare, le persone qui lo sanno perfettamente che eravamo già stati liberati 75 anni fa”.
Ancora Bonaccini: “Spero sia di insegnamento alla Lega, c’è qualche segretario della Lega in Emilia-Romagna che spero mi chieda anche scusa delle cose che ha detto in questi mesi”.
Questo il commento di Lucia Borgonzoni: “Mi spiace vedere che Bonaccini non abbia perso occasione, anche stasera, per fare quello che ha sempre fatto in tutta la campagna elettorale e cioè cercare di screditarmi. Mi spiace perché credo che la politica dovrebbe essere una cosa costruttiva ma non abbiamo visto da entrambe le parti, questa volontà”.
Il leader della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Grazie ai milioni di italiani che hanno votato, chi sceglie si prende responsabilità chiunque abbia scelto, si è fatto carico pezzetto futuro del Paese. Avere una partita aperta in Emilia Romagna per me è un’emozione, dopo settant’anni per la prima volta c’è stata una partita”.
Ancora Salvini: “Se i dati del M5s csaranno confermati, il Movimento scompare dalla regione Emilia-Romagna e quasi scompare anche dalla Calabria. È evidente che domani a Roma qualcosa cambierà”.
Sulle elezioni in Calabria, il leader della Lega ha detto: “Se ci sono 20 punti di distacco in Calabria, già da domani saremo al governo per costruire una squadra di governo come Lega e come centrodestra assolutamente all’altezza della Calabria. Ringrazio Jole Santelli che ha fatto una campagna senza voce ma con una forza bestiale. Quindi le donne della Lega e del centrodestra in generale hanno una marcia in più rispetto a chi va a targhe alterne”.
Come riporta ‘Ansa’, Jole Santelli, vincitrice in Calabria, ha commentato così i risultati: “Risultati enormi. Dedico questa vittoria innanzitutto ai miei genitori. Non so dove siano ma sono sicura che sono con me. Ai miei nipotini, che come tutti bambini della Calabria, devono avere la speranza di poterci vivere ed a Silvio Berlusconi, l’uomo che mi ha consentito di fare la politica”.
Intervistata a ‘Porta a Porta’, la Santelli ha aggiunto: “Da domani cominciamo a lavorare partendo dai mille problemi ma anche dalle mille opportunità che la Calabria offre. Lavoreremo tutti insieme per raccontare una regione diversa, è questo il primo obiettivo”.
Pippo Callipo, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Abbiamo visto le proiezioni e abbiamo visto che la signora Santelli praticamente è in testa abbondantemente, quindi sarà il nuovo presidente della Regione Calabria. Auguri e buon lavoro. Noi abbiamo fatto tanto. Sono sceso in campo insieme agli amici del Pd, abbiamo lavorato molto, però i calabresi hanno scelto la coalizione di centrodestra, hanno scelto il partito dei conservatori, non hanno creduto e non hanno voluto una rivoluzione e un cambiamento che avevo promesso di fare. Siccome siamo una terra democratica, noi accettiamo questa decisione e faremo la nostra opposizione”.
Il capo reggente del M5s Vito Crimi ha dichiarato: “Il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative. Questo però non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”.
VIRGILIO NOTIZIE | 27-01-2020 04:44

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