giovedì 29 ottobre 2009

Albo regionale dei docenti:« non è una novità»

[I precari chiedono il posto fisso e le abilitazioni all'insegnamento non a pagamento]

«L'albo regionale proposto da Formigoni è sostenuto da un sindacato confederale»
«Il sostegno del Sindacato arriva dopo il licenziamento di 16.543 docenti».
Nel dettaglio le domande accettate per il «contratto di disponibilità»:
ABRUZZO 405-BASILICATA 461 CALABRIA 1.444 -CAMPANIA 2.864
E.ROMAGNA 550-FRUILI V.G 171 LAZIO 1.647-LIGURIA 170
LOMBARDIA 787 MARCHE 492 MOLISE 228-PIEMONTE 290
PUGLIA 1.773-SARDEGNA 725
SICILIA 3.202-TOSCANA 730
UMBRIA 293-VENETO 350.

ITALIA:«domande presentate 21.821;domande anomale 5.278;
domande accettate 16.543».
LOMBARDIA «domande presentate 991;domande anomale 204;
domande accettate787».
MILANO:«domande presentate 511; domande anomale 113
domande accettate 398*».
*[Al momento quasi tutti hanno cercato autonomamente una sistemazione di insegnante nelle scuole di Milano].

[Solo chiacchiere dai firmatari del "patto Lombardo salva precari docenti " e nessuna risposta concreta alle richieste dei bisogni dei precari della scuola in Lombardia.]

Incarichi triennali e albo regionale dei docenti «Europei» :

Per «l'Associazione Istruzione Unita Scuola sindacato autonomo» sono sempre stati due cavalli di battaglia dal 2004 .

«L'incarico triennale avrebbe evitato il licenziamento coatto di 20 mila docenti».
Ecco cosa scrive l'associazione;
A)IUniScuola per una nuova Gestione MPI:Federalismo scolastico
Prima di tutto, ricordiamo che la finalità educativa di tutto il sistema scolastico di un’intera nazione, e cioè la formazione e la crescita culturale dei nostri ragazzi, va di pari passo con un altro diritto/dovere dei nostri giovani: essere preparati in vista delle realtà lavorative del territorio. Sappiamo benissimo che i giovani e le famiglie si aspettano questo.

Sarebbe inutile e anzi dannoso continuare a sfornare ragazzi anche preparatissimi per professioni e mestieri per i quali il mercato del lavoro è saturo.

Fuori di metafora, la nostra convinzione è la seguente: prima di affrontare le famose tre P, Professionalità, Paghe e Precariato, dobbiamo progettare un Sistema/scuola Decentrato, Regionale, inserito in un complesso Federale. Il nostro modello politico potrebbe essere ad esempio la Svizzera con i suoi Cantoni.

Quindi, la prima cosa da fare è abolire del tutto il Ministero della Pubblica Istruzione, elefantiaco e burocratico mausoleo retaggio di uno concezione dello ormai desueta.

Secondo passo deve essere l'abolizione di Direzioni Regionali e U.S.P, per istituire un unico Ufficio Scolastico Regionale, che provvederà a un reclutamento agile a livello territoriale.

"Ecco che allora IUniScuola ribadisce la necessità di approntare un albo regionale dei docenti per la piena e prioritaria sistemazione dei docenti già selezionati, in modo da evitare il caos burocratico, con i tragici balletti di inizio anno scolastico.

" La prima piaga, quella del precariato storico e delle Graduatorie chilometriche, sarà cosi automaticamente risolto, e di conseguenza anche la formazione professionale del personale della scuola, che si dovrà svolgere completamente IN RETE, senza impedire o intralciare il lavoro a scuola , ma offrendo una grande occasione di confronto e di dibattito ON LINE.

Infine, per quanto riguarda le paghe: DETASSAZIONE E INCENTIVI per chi s'impegna nelle attività didattiche e connesse. Queste sono le nostre proposte per risolvere le fatidiche tre P. Soluzioni a quanto pare drastiche, ma necessarie e convenienti. Le tre P: PRECARIATO, PROFESSIONALITA' E PAGHE: solo chiacchiere sino ad oggi per risolvere le questioni aperte" docenti,Ata e Dirigenti Scolastici".
IUniScuola per una riforma scolastica federalistica per porre fine alle tre piaghe della Scuola Italiana!
Leonardo Donofrio Presidente IUniScuola

B)Dal Forum sui precari della scuola:
Donofrio:«Sin dal luglio del 2004 in diverse assemblee di precari
emerse l’idea degli incarichi triennali.
Il motivo principale era nella possibilità di evitare il problema
del cambiare scuola ogni anno».
Donofrio Fondamentalmente siamo contrari a qualsiasi
corso di formazione a pagamento per diventare docente precario
.
Il decretoministeriale del 7 maggio 2008, sul nuovo corso Siss, è
finalizzato ad assicurare al sistema universitario “la continuità
nella propria offerta formativa degli insegnanti delle istituzioni
scolastiche”».
[continua...leggi tutto]

Visualizza>>>Nella Provincia di Milano il precariato e' un problema non risolto(archivio)
Elaborazione dello IUniScuola diMilano

domenica 25 ottobre 2009

IUniScuola:«Don Carlo Gnocchi proclamato beato‎»


Don Carlo Gnocchi è stato proclamato beato con una solenne liturgia presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi oggi alle ore 10 in piazza Duomo.
La suggestiva cerimonia di beatificazione si è tenuta, quindi, nello stesso luogo che nel 1956 vide i funerali di don Carlo alla presenza e con la partecipazione di 100 mila persone.
Il processo di canonizzazione, avviato nel 1987 dal cardinale Carlo Maria Martini, è proseguito in sede diocesana fino al 1991 e nel dicembre del 2002 ha condotto al riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio don Carlo Gnocchi ed alla proclamazione, da parte di papa Giovanni Paolo II, della sua venerabilità.
Il miracolo che ha portato don Carlo Gnocchi agli onori dell’altare è accaduto nell’agosto del 1979 a Orsenigo, in provincia di Como, protagonista l’alpino Sperandio Aldeni, artigiano, elettricista, incredibilmente sopravvissuto ad una mortale scarica elettrica.
Allo straordinario evento ecclesiale della beatificazione di questo figlio di terra ambrosiana hanno partecipato tutti i fedeli della Diocesi milanese, tutte le parrocchie, specialmente le parrocchie e le comunità particolarmente legate a don Carlo (San Colombano al Lambro, Besana in Brianza, Cernusco sul Naviglio, San Pietro in Sala), la Fondazione Don Gnocchi coi suoi 28 centri, gli Alpini, le Associazioni, le Autorità e tutti coloro che hanno sempre visto in don Carlo Gnocchi un eccezionale uomo di fede, un vero testimone del Vangelo di cui fu maestro e dispensatore