SCUOLA: IN E. ROMAGNA NESSUN ISTITUTO A RISCHIO CHIUSURA
In Emilia-Romagna non si chiuderà nessuna scuola, neppure nelle zone montane. Lo rende noto la Regione, sottolineando che la programmazione dellofferta formativa e lorganizzazione del servizio scolastico sul territorio dellEmilia-Romagna non necessitano in alcun modo dei dimensionamenti previsti dal Governo. La situazione di tranquillita' è emersa dalla Conferenza regionale per il Sistema formativo che si è tenuta questa mattina in Regione, presieduta dallassessore regionale alla Scuola, Paola Manzini, e a cui hanno partecipato gli assessori alla Scuola provinciali e dei comuni capoluogo. "In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso promosso dallEmilia-Romagna contro la legge 133 e il decreto 154 e degli esiti del confronto allinterno della Conferenza unificata, la Regione manterrà la propria legge e i relativi atti applicativi ha detto lassessore Manzini In Emilia-Romagna abbiamo già raggiunto lobiettivo dellottimale dimensionamento e del contenimento della spesa, crediamo che il Governo debba concentrare la sua azione alle aree del Paese che hanno i parametri più bassi e dove non si è svolto compiutamente il processo di programmazione dellofferta". I numeri dicono che in Emilia-Romagna cè un dirigente scolastico ogni 855 alunni, un numero di dirigenze rimasto invariato nonostante il sistema scolastico regionale abbia assorbito 75 mila studenti in più negli ultimi 7 anni. La Regione da tempo ha a cuore il tema della razionalizzazione ha aggiunto Paola Manzini Negli indirizzi regionali per la programmazione territoriale dellofferta formativa e lorganizzazione della rete scolastica viene espressamente indicata lesigenza di contemperare unofferta educativa e formativa diffusa e di qualità con i vincoli posti dalla disponibilità degli organici ministeriali.
Siamo ben consapevoli che le risorse umane e finanziarie, peraltro determinate a livello centrale, sono limitate ha concluso - Ma la competenza nella definizione dei parametri sulle dimensioni delle istituzioni scolastiche rimane della Regione, e abbiamo intenzione di svolgerla fino in fondo"
Fonte(AGI)
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