martedì 4 febbraio 2020

Primarie dem in Iowa per Usa 2020: il risultato



Bernie Sanders si è dichiarato vincitore delle primarie il Iowa. La campagna del senatore del Vermont ha diffuso i suoi risultati interni delle primarie, dai quali emerge Sanders in testa, seguito da Pete Buttigieg e Elizabeth Warren. Joe Biden è quarto e Amy Klobuchar quinta.
Secondo questi dati, corrispondenti a circa il 40 per cento dei caucus in Iowa, il senatore del Vermont sarebbe primo nel conteggio finale con il 29,66 per cento, seguito da Pete Buttigieg col 24,59 per cento. Terza la senatrice Elizabeth Warren col 21,24 per cento. Joe Biden quarto col 12,37 per cento, mentre la senatrice Amy Klobuchar è al 11 per cento. Sotto l’1 per cento gli altri candidati.
Le primarie dem si sono tenute in Iowa il 3 febbraio in vista delle Elezioni Usa 2020. (Qui abbiamo spiegato perché le primarie in Iowa sono un test decisivo).
Risultati in ritardo
Intanto, è polemica sui ritardi inerenti al risultato. Si tratta di un ritardo clamoroso, che sta mettendo in serio imbarazzo i democratici. Alle 23 ore locali, le 5 del mattino in Italia, sono state conteggiate solamente il 25 per cento delle schede. Nel 2016, alla stessa ora, era stato conteggiato l’80 per cento dei voti.
Secondo quanto dichiarato dal Partito Democratico, i ritardi dei risultati in Iowa mostrano delle “contraddizioni” ma “non sono il risultato di un’intrusione di hacker”.
Alle campagne dei candidati è stato detto di non aspettarsi alcun risultato dai caucus in Iowa sino ad una certa ora di martedì. Lo riferisce la Cnn.
I problemi dei democratici nella diffusione dei risultati hanno scatenato l’ironia del presidente Donald Trump che su Twitter ha scritto: “Grande vittoria per noi nell’Iowa questa sera. Grazie!”.
Mai come quest’anno le primarie democratiche sono incerte. Difficili da decifrare. L’attesa per l’Iowa è alta perché durante le ultime cinque primarie del Partito Democratico chi ha vinto qui e stato poi il candidato alle elezioni presidenziali.
Primarie dem in Iowa, fondamentali per le elezioni Usa 2020
Come ormai tradizione dal 1972, negli Stati Uniti è il piccolo Iowa a tenere a battesimo le primarie del Partito Democratico dove si determina chi è lo sfidante di Donald Trumpimpeachment permettendo, alle elezioni del 3 novembre 2020.
Per molti critici le primarie nello Iowa sono scarsamente indicative visto che si tratta di uno Stato, prettamente agricolo, dove soltanto il 27 per cento della popolazione non è bianca, oltre al fatto che verranno eletti un numero molto ridotto di delegati (basti pensare che la California ne andrà a designare 415). Ma, scaramanzia o meno, chi si è guadagnato questo piccolo stato ha poi vinto le primarie negli Stati Uniti: non è un caso che da tempo tutti i candidati in corsa stanno battendo palmo a palmo le contee di questo piccolo stato che, per una sera, avrà tutti gli occhi del mondo puntati addosso.
Con questi Caucuses in Iowa – almeno cinque contendenti restano in lizza per la nomination (ma ufficialmente, in corsa, ce ne sono ancora dodici). I sondaggi davano Joe Biden favorito, ma ogni candidato mostrava specifici punti di forza; quindi ogni candidato, Biden compreso, ha anche dei limiti importanti.
L’Iowa è la prima tappa di una lunga stagione, che per i democratici si concluderà il 6 giugno con il voto nelle Virgin Islands. Con ogni probabilità, il candidato vincente sarà scelto a primavera inoltrata, magari dopo il 28 aprile, quando le primarie a New YorkPennsylvania e altri Stati del nord-est assegneranno oltre seicento delegati.
Alcuni prefigurano uno scenario ben più drammatico: una brokered convention (a Milwaukee, dal 13 luglio), una convention senza che nessuno abbia raggiunto i 1990 delegati necessari per sfidare Donald Trump a novembre. A quel punto potrebbe essere guerra totale, con le fazioni del partito in lotta per la vittoria.
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