martedì 18 febbraio 2020

Ora Conte tenta il colpo grosso


Lo aiuta il calendario. Il 29 marzo si voterà per il referendum e subito dopo per le regionali e le comunali. Il Presidente della Repubblica non potrà sciogliere le Camere.


Conte annusa l’ aria. Comprende che qualcuno sta lavorando per sostituirlo con Franceschini . Subisce barcollando gli attacchi di Renzi, poi reagisce duro. E si organizza. Da uomo pronto ad indossare qualsiasi casacca pur di rimanere al potere,  ” l’ avvocato del popolo ” protetto da alcune lobby, tenta di giocare un ‘ ultima carta e si reca da Mattarella per proteggersi istituzionalmente. Il PD è privo di una forte leadership e si è impantanato nel pasticcio della legge sull’ abolizione della prescrizione, i grillini sono fortemente indeboliti dalle ultime sconfitte elettorali, Italia Viva non decolla, e quindi rimane solo lui a garantire la maggioranza giallorossa ed a scongiurare le elezioni anticipate. Lo aiuta il calendario. Il 29 marzo si voterà per il referendum e subito dopo per le regionali e le comunali. Il Presidente della Repubblica non potrà sciogliere le Camere. Conte ha bisogno, però, di una decina di voti al Senato. Si mette a cercarli, giocando sulla paura di alcuni senatori che rischiano di non essere più rieletti. Raccatta una pattuglia di cosiddetti ” responsabili ” e con i numeri alla mano diventa il salvatore del governo. Conte uomo scelto dal M5s, ma senza tessere o etichette o forse con tante tessere e tante etichette, nello scenario attuale dell’ anti politica, appare come il personaggio giusto. E infatti gode di buona popolarità. Ora il cerino torna nelle mani di Renzi. Ma il fuoco brucia rapidamente e fa molto male.

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