Il presidente del Consiglio
risponde indirettamente a quello che dirà Renzi questa sera a Porta a
Porta
Una “cura da cavallo” per
affrontare una situazione che descrive di “emergenza nazionale” del sistema
Italia, “fanalino di coda” in Europa per la crescita, alla quale devono
“contribuire tutti”, maggioranza e opposizione, nel rispetto dei loro ruoli. E’
quello che ha in mente Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ne parla con
i giornalisti, uscendo da Palazzo Madama, al termine della mattinata trascorsa
al Senato per l’informativa e il seguente dibattito in vista del consiglio
europeo sul bilancio 2021-27. Dibattito durante il quale incassa il
‘lasciapassare’ di Matteo Renzi a trattare in Ue. “Lei al consiglio europeo ci
rappresenta appieno”, scandisce il leader di Italia viva, perchè “sui temi
della politica continentale e dell’impegno europeo non è possibile alcuna
condivisione: pensare che le fibrillazioni interne possano portare a una presa
di distanza delle politiche europee sarebbe sbagliato”.
L’appello del premier dopo
giorni di alta tensione con Iv. E a poche ore dall’attesa intervista definita
“importante” dallo stesso senatore di Rignano sull’Arno a ‘Porta a porta’, in
programma alle 18. Stando a quanto si apprende, l’ex premier dovrebbe proporre
“con forza” una sorta di “patto per le riforme, cambiare le regole del gioco”
della politica, rivolto a tutti i partiti.
Su un altro fronte,
principalmente economico, invece, si spiega l’appello lanciato da Conte. A chi
gli chiede se andrà in Parlamento a ‘verificare’, chiedendo la fiducia, i
numeri del governo, Conte risponde, netto: “I titoli dei giornali non mi
appassionano, come avrete capito. Siamo concentrati ... è stato molto proficuo
il clima che si è verificato sui tavoli di lavoro il confronto delle forze di
maggioranza”.
“La notizia è che vi
sorprenderemo perchè nei prossimi giorni ci sarà una cura da cavallo per il
sistema Italia. Adesso abbiamo fatto una ricognizione”. “Questi giorni sono la
base per ripartire, siamo in emergenza, perchè questi numeri di crescita non ci
possono soddisfare. Si può parlare di vera e propria emergenza che dobbiamo
condividere tutti”. Siamo in emergenza, quindi questi giorni sono la base per
ripartire. I numeri di crescita non ci possono soddisfare, possiamo parlare di
vera e propria emergenza, che dobbiamo condividere tutti e dobbiamo tutti
lavorare, ciascuno ovviamente per le responsabilità che si assume rispetto ai
ruoli del ruolo, chi è in maggioranza e chi è in minoranza. Il sistema Italia
dà il meglio di sè davanti all’emergenza singola, vedi il ponte Morandi, adesso
sull’Ilva. Creeremo un’emergenza nazionale, tutti quanti saranno coinvolti,
tutti daranno un contributo”, ha insistito. “Siamo in emergenza nazionale, e
noi quando siamo in emergenza nazionale riusciamo a coordinare le nostre forze
al meglio e farle esprimere al meglio. Dobbiamo lavorare come se fosse
un’emergenza nazionale”, ribadisce il premier.
Intanto, dall’opposizione,
Matteo Salvini respinge già la proposta ‘renziana’ prima ancora che sia fatta.
“L’unico governo possibile è quello che devono scegliere gli italiani”,
scandisce, “l’elezione diretta del presidente non deve essere una scusa per
tirare a campare”.
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