Il nuovo regime entrerà in
vigore da gennaio 2021. Non saranno accettate carte d'identità da Paesi come
Italia e Francia per il timore di falsificazioni Gli industriali:
rischio di conseguenze “disastrose”
La Gran Bretagna post Brexit
chiuderà le porte ai lavoratori non qualificati e a chi non parla inglese. Sono
queste le nuove linee sull’immigrazione presentate oggi dal governo di Boris
Johnson, basate su un sistema a punti simile a quello australiano. Fra le
misure elencate sul
sito del Guardian viene anche specificato che alla frontiera non
verranno più accettate carte d’identità di paesi come Francia e Italia. Secondo
il quotidiano il motivo è di evitare che lavoratori extra Ue ingannino il
sistema con carte d’identità falsificate.
Nel presentare il nuovo
sistema per i visti dei lavoratori stranieri che entrerà in vigore a gennaio
2021 dopo la fine dell’attuale periodo transitorio, il governo conservatore ha
voluto sottolineare che si tratta di una opportunità unica per prendere “il pieno
controllo” dei confini britannici “per la prima volta in decenni” ed eliminare
“le distorsioni” delle regole europee di libertà di movimento.
Ma la scelta di aprire le
porte solo a lavoratori qualificati, scrive il Guardian, non piace agli
industriali che avvertono del rischio di conseguenze “disastrose” con perdite
di posti di lavoro e chiusura di fabbriche, bar e ristoranti. Condanne sono
giunte anche dall’opposizione laburista e liberaldemocratica, mentre il
sindacato Unison parla di “disastro totale” per il settore della cura delle
persone.
Il documento di dieci pagine
diffuso dal governo sottolinea che la Gran Bretagna post Brexit chiuderà le
porte ai lavoratori non qualificati e a chi non parla inglese. Per venire nel
Regno Unito bisognerà avere un’offerta di lavoro con un salario minimo di
25.600 sterline, anche se saranno possibili eccezioni per un salario fino a
20.480 sterline nei casi in cui ci sia carenza di lavoratori, come per gli
infermieri. Artisti, sportivi e musicisti potranno continuare a venire per
spettacoli, gare o audizioni
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