Al Casino' di Sanremo
venerdi' 14 febbraio. Bisi è autore di e Mitra compasso: storia dei rapporti
tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI e di Massofobia.
L'Antimafia dell'Inquisizione (ed. Bonanno).
REDAZIONE PENSALIBERO.IT | 9
FEBBRAIO 2020
Alle ore 17 di venerdì 14
febbraio il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, parla di
“La Massoneria: un universo” nell’ambito dei Martedì Letterari del Casinò
Municipale di Sanremo, coordinati da Marzia Taruffi, curatrice della rassegna.
In dialogo con Aldo A. Mola, autore di documentate storie della Massoneria,
Bisi farà chiarezza sull’attualità di un Ordine iniziatico che ha concorso alla
crescita civile e culturale dello Stato italiano e da secoli propugna nel mondo
la fratellanza tra gli uomini e i popoli contro ogni discriminazione per
qualsiasi motivo o pretesto: etnia, lingua, religione, opinioni politiche. I
capisaldi originari e odierni della Massoneria sono tutti recepiti anche dalla
Costituzione italiana, punto di arrivo e di ri-partenza dell’Italia dalle sue
radici umanistiche, illuministiche, risorgimentali e…liberomuratòrie.
Già direttore di testate
giornalistiche e televisive, il Gran Maestro Bisi è autore di Mitra
e compasso:storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto
XVI e di Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione (ed.
Bonanno), replica argomentata e ferma alla relazione conclusiva della
Commissione parlamentare “contro la mafia” che insinuò l’esistenza di una “zona
grigia” tra criminalità organizzata e logge massoniche e, contro ogni evidenza
dei fatti, asserì che la massoneria è “sostanzialmente segreta”, .
L’intervento del Gran
Maestro è molto atteso a Sanremo, anche perché nel Ponente Ligure il Grande
Oriente (come anche la Gran Loggia d’Italia) vanta numerose logge, anche più
che secolari: “I Persistenti” di Ventimiglia, la “Giuseppe Mazzini” di Sanremo,
la “Giuseppe Garibaldi” di Imperia, senza dimenticare la gloriosa “Sabazia” n.
96 di Savona, che ha da poco celebrato i suoi primi 150 anni al servizio della
comunità (1869-2019) con un importante volume comprendente saggi di Giorgio
Giulini, suo maestro venerabile, Claudio Bonvecchio, Giovanni Guanti, Sergio
Rosso, Vinicio Serino e settanta pagine di “Note storiche” curate da Renzo
Brunetti e Giuseppe Milazzo.
Di concerto con il Gran
Maestro Bisi lo storico Mola ricorderà a Sanremo le principali figure della
Massoneria a Fiume (la “Sirius” e la “Italia Nuova”), Pola (“Nazario Sauro”),
Abbazia (“Concordia”), Gorizia (“Santa Gorizia”)…, senza dimenticare la “Alpi
Giulie” e la “Guglielmo Oberdan” di Trieste: un “mondo” che documenta
l’identità tra massoneria e unità nazionale. Il “regime” venne dopo e la sua
prima vittima furono proprio i massoni sia del Grande Oriente sia della Gran
Loggia, con la “legge fascistissima” del 1925 voluta da Mussolini e ancor oggi
rimpianta dai massonofagi, che, non paghi di escludere i massoni dalle loro
file, vorrebbero anche interdire ai “Fratelli” cariche politiche e pubblici
impieghi: una pretesa del tutto anticostituzionale.
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