domenica 9 febbraio 2020

Il gran maestro del GOI Stefano Bisi nel “giorno del ricordo” rievoca le vittime del totalitarismo


Al Casino' di Sanremo venerdi' 14 febbraio. Bisi è autore di e Mitra compasso: storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI e di Massofobia. L'Antimafia dell'Inquisizione (ed. Bonanno).
REDAZIONE PENSALIBERO.IT | 9 FEBBRAIO 2020
Alle ore 17 di venerdì 14 febbraio il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, parla di “La Massoneria: un universo” nell’ambito dei Martedì Letterari del Casinò Municipale di Sanremo, coordinati da Marzia Taruffi, curatrice della rassegna. In dialogo con Aldo A. Mola, autore di documentate storie della Massoneria, Bisi farà chiarezza sull’attualità di un Ordine iniziatico che ha concorso alla crescita civile e culturale dello Stato italiano e da secoli propugna nel mondo la fratellanza tra gli uomini e i popoli contro ogni discriminazione per qualsiasi motivo o pretesto: etnia, lingua, religione, opinioni politiche. I capisaldi originari e odierni della Massoneria sono tutti recepiti anche dalla Costituzione italiana, punto di arrivo e di ri-partenza dell’Italia dalle sue radici umanistiche, illuministiche, risorgimentali e…liberomuratòrie.
Già direttore di testate giornalistiche e televisive, il Gran Maestro Bisi è autore  di Mitra e compasso:storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI e di Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione (ed. Bonanno), replica argomentata e ferma alla relazione conclusiva della Commissione parlamentare “contro la mafia” che insinuò l’esistenza di una “zona grigia” tra criminalità organizzata e logge massoniche e, contro ogni evidenza dei fatti, asserì che la massoneria è “sostanzialmente segreta”, .
L’intervento del Gran Maestro è molto atteso a Sanremo, anche perché nel Ponente Ligure il Grande Oriente (come anche la Gran Loggia d’Italia) vanta numerose logge, anche più che secolari: “I Persistenti” di Ventimiglia, la “Giuseppe Mazzini” di Sanremo, la “Giuseppe Garibaldi” di Imperia, senza dimenticare la gloriosa “Sabazia” n. 96 di Savona, che ha da poco celebrato i suoi primi 150 anni al servizio della comunità (1869-2019) con un importante volume comprendente saggi di Giorgio Giulini, suo maestro venerabile, Claudio Bonvecchio, Giovanni Guanti, Sergio Rosso, Vinicio Serino e settanta pagine di “Note storiche” curate da Renzo Brunetti e Giuseppe Milazzo.
Di concerto con il Gran Maestro Bisi lo storico Mola ricorderà a Sanremo le principali figure della Massoneria a Fiume (la “Sirius” e la “Italia Nuova”), Pola (“Nazario Sauro”), Abbazia (“Concordia”), Gorizia (“Santa Gorizia”)…, senza dimenticare la “Alpi Giulie” e la “Guglielmo Oberdan” di Trieste: un “mondo” che documenta l’identità tra massoneria e unità nazionale. Il “regime” venne dopo e la sua prima vittima furono proprio i massoni sia del Grande Oriente sia della Gran Loggia, con la “legge fascistissima” del 1925 voluta da Mussolini e ancor oggi rimpianta dai massonofagi, che, non paghi di escludere i massoni dalle loro file, vorrebbero anche interdire ai “Fratelli” cariche politiche e pubblici impieghi: una pretesa del tutto anticostituzionale.

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