martedì 23 febbraio 2010

IUniScuola, gli enti che non hanno comunicato consulenze e incarichi esterni

IUniScuola, Urge l'anagrafe dei nominati, degli incarichi speciali e degli eletti nei C.I.
«Operazione Trasparenza: l'Ispettorato della Funzione pubblica invia la Guardia di Finanza presso gli enti che non hanno comunicato consulenze e incarichi esterni»

Sotto osservazione anche l' INDIRE (Istituto Nazionale di documentazione per l' innovazione e la ricerca educativa)

«IUniScuola, ecco la nota di Palazzo Vidoni»

Nell'ambito dell' "Operazione Trasparenza" si è conclusa l'indagine che da metà gennaio l'Ispettorato del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione ha condotto su un campione di circa un centinaio tra Enti pubblici nazionali ed Enti locali che, al 31 dicembre 2009, non avevano adempiuto alla comunicazione al Dipartimento Funzione pubblica dei dati relativi agli incarichi e consulenze attribuiti nel 2008. Sotto osservazione, anche alcune Università e il CONI, a cui è stata richiesta documentazione integrativa. L'indagine che si è svolta con rapidità fino ai primi del mese ha avuto termine con una relazione sulle irregolarità emerse, per una valutazione delle ipotesi di danno erariale, inviata a varie Procure regionali della Corte dei Conti. Avrà però un'ulteriore seguito per otto città (concentrate per lo più in Puglia e Campania) che non hanno dichiarato l'entità delle spese sostenute e che saranno pertanto sottoposte a ispezione dalla Guardia di Finanza, in virtù del rapporto di collaborazione rafforzato tra il Comando Generale e l'Ispettorato con il recente decreto legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009 ("Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione").

Già in queste ore, il Ministro Renato Brunetta ha altresì impartito direttive per una verifica di quali Direzioni Generali dello Stato siano inadempienti agli obblighi di pubblicazione sui rispettivi siti Internet dei curricula vitae dei dirigenti, soprattutto di più alto livello, e degli emolumenti da loro percepiti. Contestualmente, in osservanza di un'ulteriore disposizione contenuta nel decreto, sarà gradualmente monitorato anche l'obbligo di esposizione di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.

L'Ispettorato per la Funzione pubblica, creato nel contesto di una legge-quadro sul pubblico impiego agli inizi degli anni ‘80 in realtà non è mai stato utilizzato dai Governi precedenti per le sue potenzialità. Di recente, però, si è imposto all'attenzione per i risultati ottenuti, a seguito di accertamenti con la Guardia di Finanza, nello smascherare i dipendenti con doppio-lavoro non autorizzato e spesso in ‘nero'. Nella relazione inviata nell'autunno scorso dal Ministro Brunetta al Parlamento si evidenziava come già nel 2008 fosse stata scoperta un'alta percentuale di ulteriore attività effettuata dai dipendenti pubblici in violazione di legge (74,5%), che ha determinato sanzioni per circa 24 milioni di euro da corrispondere all'Agenzia delle Entrate da parte dei soggetti che irregolarmente hanno conferito gli incarichi. Si tratta di un importo di ben 10 volte superiore rispetto a quello verbalizzato l'anno precedente.

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