domenica 8 febbraio 2009

CAVALIERE SI DIA UNA REGOLATA !


Sunday, February 08, 2009
La vicenda drammatica e dolorosa di Eluana Englaro non ha fatto affiorare solo la nostra congenita incapacità di affrontare in maniera adeguata temi complessi che investono i principi morali e religiosi delle nostre coscienze.
Grazie alle scalmanate ultime iniziative di Berlusconi ha messo sotto i nostri occhi, con l’ evidenza degli effetti pratici, i pericoli per la democrazia delle tante modifiche alla legge elettorale.

Nella contrapposizione tra il Presidente della Repubblica ed il presidente del Consiglio, quest’ultimo si è fatto forte della sicurezza di poter disporre in ogni caso dell’appoggio incondizionato del Parlamento.

Il combinato disposto dello sbarramento elettorale e dell’abolizione del voto di preferenza, infatti, ha avuto l’effetto micidiale di togliere un contrappeso al potere del Presidente del Consiglio il quale, non dimentichiamolo, ha scelto lui stesso la maggioranza dei componenti delle due Camere, come Veltroni ha designato la sua parte e parimenti, pro quota, hanno agito Bossi, Di Pietro e Casini.

Chi oggi critica Berlusconi senza essersi ieri opposto a questa legge elettorale è in malafede: l’effetto devastante sulla nostra democrazia era evidente ed era stato denunciato. Purtroppo la maggior parte della stampa radiotelevisiva e scritta è legata a forti interessi. E ciò ha contribuito in maniera determinante al successo della manovra: che tendeva ad eliminare ogni ostacolo, anche minimo, all’interccio affari – politica, portando a compimento un disegno cominciato con le “eroiche” gesta dei magistrati e dei resocontisti dell’epopea di Tangentopoli.
Resta da commentare l’incredibile comportamento di Berlusconi. Non ci siamo mai uniti al coro degli antiberlusconiani a prescindere. E riteniamo una iattura il modo facile come persone e partiti hanno lucrato consensi demonizzando Berlusconi. Ma con la stessa libertà di pensiero usata contro la sua demonizzazionen oggi denunciamo l’insopportabilità della sua mancanza di senso dello Stato e della sua disinvoltura nel dire una cosa e farne un’altra. A cominciare dal primo impegno della sua “discesa in campo”, quello di fare di Forza Italia un partito liberale di massa.
Ma se oggi Berlusconi si permette di proporre decreti legge per vanificare la sentenza della Cassazione su Eluana Englaro, e di fronte al giusto diniego del Capo dello Stato, di urlare dai microfoni di tutte le televisioni che vuole una legge in tre giorni, la colpa non è solo sua. E’ di tutti quanti accettano un sistema basato su partiti a vocazione proprietaria e con leggi elettorali che rendono il voto una finzione. E’ in ragione di ciò che Berlusconi è diventato realmente un uomo solo al comando. Cosa che non era stata consentita (ma soprattutto non lo voleva lui stesso) nemmeno ad Alcide De Gasperi.(
Fonte Pensa Libero)
Nicola Cariglia

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