domenica 2 novembre 2008

IUniScuola.“Stati Generali della scuola” - Regioni del Sud

Video "LA GRANDE ONDA"




“Stati Generali della scuola” - Regioni del Sud
Castelvolturno, 7, 8 e 9 novembre 2008


1. Le ragioni di una iniziativa.

L'azione del Governo dispiegatasi sin dal suo insediamento in materia di istruzione ha determinato una generale situazione di impoverimento di tutto il sistema, sia per quanto attiene alle risorse umane ed infrastrutturali, sia per quanto riguarda la qualità dell'offerta.

E’ sufficiente leggere le recenti norme approdate in Parlamento per valutarne appieno gli effetti negativi su un sistema già sofferente per iniziative di riforma intraprese negli anni e mai pienamente completate. Basti pensare al travagliato percorso della Legge Moratti segnatamente per quanto riguarda la scuola secondaria superiore.

Oggi, con il Decreto Legge 137/2008, si interviene pesantemente sull'unico segmento dell'istruzione che manteneva organicità ed efficienza, quello della scuola di base, producendone un drammatico appiattimento in termini di contenuti e qualità dell'offerta. A ciò si aggiungano i pesanti tagli agli organici che hanno determinato perdita di tempo scuola.

Ma l'azione governativa si spinge ben oltre, in quanto interviene anche con il taglio degli organici – senza tener conto delle competenze primarie delle Regioni in materia di programmazione della rete e dell'offerta formativa, competenze, peraltro, chiaramente definite dal quadro normativo vigente e da connesse sentenze giurisprudenziali, ma che, tuttavia, stentano più che mai ad essere riconosciute nella prassi – andando a modificare la fisionomia del sistema territoriale dell'istruzione, prevedendo pesanti interventi di razionalizzazione della rete che si traducono in una secca riduzione di autonomia ma, soprattutto, di contrazione dei centri di erogazione del servizio.

Né va tralasciato come tale operazione, fortemente invasiva delle titolarità di Regioni ed EE.LL., sia stata definita in maniera unilaterale, non tenendo nel debito conto che, sugli aspetti del decentramento amministrativo e della riforma costituzionale è attivo, da tempo, un tavolo di confronto istituzionale che, tuttavia, non riesce a pervenire a conclusioni definitive circa la piena e concreta allocazione delle competenze.

In tale contesto appare ancor più sconcertante l'esito dell'iter parlamentare con il quale l'approvazione della Proposta di Piano Programmatico di cui all'art. 64 del D.L. 112/2008 è stata ottenuta mediante il ricorso al voto di fiducia, vanificando le previste fasi di concertazione in sede di Conferenza Unificata, prescindendo da un corretto processo di confronto istituzionale.

Tutti gli effetti negativi ora descritti assumono carattere di particolare nocumento per le Regioni meridionali in cui il sistema dell'istruzione pubblica già lamenta carenze sul piano organizzativo e strutturale.

Acclarato che le Regioni del Mezzogiorno risultano fortemente penalizzate, sia in termini di distribuzione degli organici, sia più in generale in termini di distribuzione dei finanziamenti occorrenti al normale svolgimento dell'attività didattica e al sostegno dell'esercizio del diritto allo studio, le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia hanno concordato di attivare una comune strategia che, pur tenendo conto delle specificità di ogni singola Regione, rappresenti al meglio le esigenze di sviluppo del sistema educativo formativo del Mezzogiorno rivendicando per esso l'attenzione e il sostegno necessario alla crescita dei singoli e dei territori.

Da qui la necessità del confronto sulle politiche regionali nell'ambito dell'istruzione sia per migliorare e potenziare la portata degli interventi, sia per costruire una piattaforma comune necessaria ad un auspicato confronto con il Governo, nelle diverse sedi istituzionali, che si possa tradurre in una più attenta lettura dei bisogni delle realtà meridionali e in una diversa e migliore allocazione di risorse che, sommate all'impegno che ciascuna Regione già profonde nell'azione di governo del proprio territorio, ne potenzino l'efficacia.

In questa particolare congiuntura normativa appare più che mai urgente e indifferibile una riflessione condivisa sui riflessi delle recenti determinazioni del Governo sulla struttura complessiva del sistema di istruzione delle Regioni meridionali e la messa a punto di una politica di sviluppo dei sistemi educativo formativi dei territori che possa, con autorevole interlocuzione, presentarsi e contrattare ai differenti livelli di confronto istituzionale a salvaguardia delle specificità e delle esigenze delle Regioni meridionali.


E' quanto le Regioni del Sud intendono fare in tre giornate di incontri, da realizzarsi con la modalità e l’intento propri di Stati Generali sulla scuola, che si terranno a Castelvolturno nei giorni 7-8-9 novembre 2008 presso il Centro Congressi Holiday Inn Resort. La scelta di Castelvolturno non è casuale: si tratta, infatti, di una località emblematica, rappresentativa di un mancato processo di sviluppo e di integrazione culturale e sociale, oltre che del fallimento di qualsivoglia politica di integrazione e di convivenza civile tra etnie diverse.



2. Le tematiche

L'evento, articolato nelle tre giornate, aprirà confronti e tavoli di lavoro sulle seguenti tematiche:


Riforma e federalismo dell’Istruzione

Prospettive federaliste e governo del territorio - Modalità di esercizio delle competenze - Standard di costo e qualità dell'offerta formativa.

Successo formativo e azione docente nei contesti locali

Analisi dei contesti e modalità di rilevazione dei bisogni educativo-formativi del territorio - Anagrafe degli studenti come strumento di orientamento delle politiche scolastiche e come lettura dei bisogni territoriali

Qualità dell’edilizia scolastica per l’edificio educante

L’utilizzo dei fondi comunitari per la qualità delle strutture

Qualità dei legami sociali e degli strumenti culturali come fondamenti di legalità

Le scuole come presidi territoriali di legalità. Luoghi di partecipazione e di pratica di cittadinanza - Le reti territoriali e la programmazione partecipata come progetto di legalità a partire dalle scuole

Costi dell’integrazione e qualità della partecipazione

Immigrazione, emergenza sociale e diritto alla scuola

Le strategie da intraprendere con le seconde generazioni per evitare emergenze sociali per un’intercultura trasversale e l’equiparazione del diritto alla scuola.

I gruppi di approfondimento saranno supportati da esperti del settore ai fini della predisposizione di documenti descrittivi/propositivi elaborati dai singoli gruppi


Domenica 9 novembre 2008


Mattina

Predisposizione, condivisione e firma del documento/manifesto delle Regioni del Mezzogiorno sulla scuola di qualità come piattaforma per il confronto istituzionale.


L’evento finale.


Concerto contro ogni forma di discriminazione e di razzismo che si terrà a Castelvolturno nel Piazzale sulla sponda del Fiume Volturno.


Saranno presenti, tra gli altri, due importanti artiste: Miriam Makeba e Maria Nazionale.

Miriam Makeba, ambasciatrice della pace nel mondo, oltre che essere una grande artista, è l’icona mondiale, insieme a Nelson Mandela, della lotta all’apartheid.

La presenza di Maria Nazionale – cantante, ma anche attrice nel recente film di Garrone “Gomorra” – vuole essere, invece, il segnale chiaro dell’unione di due culture e di popolazioni diverse che vivono sullo stesso territorio.
L'URL dei contributi è:
www.scuoledelmezzogiorno.com/contributi.php

IUniScuola

Nessun commento: